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Torna la band di Vortex (sì perché ormai le parti dove canta lui son sempre di più e la voce scream è molto ridotta rispetto al passato) e del chitarrista Øystein G. Brun anche in veste di produttore, con un disco ispirato all'autunno (a partire dal titolo) dopo ben 5 anni di silenzio.
Ennesimo discone, privo di punti deboli (come d'altronde è la discografia della band che di dischi veramente brutti non ne hanno fatti mai) dove il black metal ormai è un lontano ricordo e la band si è spostata su sonorità più epiche, mai come questa volta definibili alla Bathory.
Un mix di epic, folk e viking metal efficacissimo con alcuni brani assolutamente efficaci che ci fanno esclamare "bentornati Borknagar"; poi chiaro che non raggiunge alcune vette del passato ma i nostri amici norvegesi non deludono mai e siamo pur sempre di fronte al dodicesimo album della loro discografia. Sfido a trovare altre band che a questo punto della loro carriera riescano a mantenere questi standard.
Quindi in conclusione, disco assolutamente promosso, anzi oso dire che ci troviamo di fronte ad uno dei migliori lavori del 2024 e siamo solo a febbraio.
VOTO: 8.5
Tracce:
Summits
Nordic Anthem
Afar
Moon
Stars Ablaze
Unraveling
The Wild Lingers
Northward
Lineup:
ICS Vortex (Simen Hestnæs) – Voce, cori, basso
Øystein G. Brun – Chitarre
Jostein Thomassen – Chitarre
Lazare (Lars A. Nedland) – Tastiere, voce
Bjørn Dugstad Rønnow – Batteria
Edited by C@te - 24/2/2024, 14:35
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Ascoltato un paio di volte
Non sembra male, anche se giustamente come ha scritto C@te non hanno mai fatto album brutti, ma secondo me è un disco nella loro media.
Mi riserverò di ascoltarlo più volte
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Disco sulla falsariga di up north.
Quindi se non vi era piaciuto quello ne rimarrete delusi.
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Da cosa ho ascoltato distrattamente non sembra male
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