Mondiale Formula1 2024

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    Verstappen in pole, ma dietro di lui c'è la Ferrari di Leclerc. Russell terzo, Sainz quarto

    Nelle prime qualifiche della stagione il campione del mondo della Red Bull è il più veloce davanti al monegasco. Poi la Mercedes e lo spagnolo davanti a Perez e Alonso. Hamilton nono
    Giusto Ferronato
    Giornalista
    1 marzo 2024 - SAKHIR (BAHRAIN)
    Si riparte da dove si era finito, da Max Verstappen e la Red Bull davanti a tutti. Il campione del mondo ha conquistato la pole position del GP del Bahrain, primo appuntamento del Mondiale 2024, davanti alla Ferrari di Charles Leclerc, che si è fermato a due decimi dal rivale. Terzo crono per la Mercedes di George Russell, quarto per la seconda rossa di Carlos Sainz junior. Solo quinto Sergio Perez con la seconda Red Bull. Nono tempo per Lewis Hamilton con la seconda Mercedes, preceduto da Fernando Alonso (sesto) e dalle due McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri. Nico Hulkenberg con la Haas ha completato la top 10.

    MAX SCATENATO MA... —
    Dunque Verstappen scatenato come nel 2023, ma la buona notizia è che la Ferrari è decisamente salita. Sarà sufficiente per impensierire la Red Bull in gara? Il consumo delle gomme nei vari stint sarà migliorato? E' la domanda che tutti gli appassionati si fanno e a cui sono anche appese le speranze di un Mondiale combattuto e divertente. Certo la rossa seconda forza fa piacere. Anche perché Leclerc ha chiuso questa giornata con un piccolo rimpianto di non aver avuto un set di gomme nuove in più per il Q3. E anche il quarto posto di Carlos Sainz davanti a Sergio Perez è un ottimo segnale.

    INTRAMONTABILE— L'intramontabile Fernando Alonso ha chiuso sesto davanti alle due McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri. Male invece Lewis Hamilton, solo nono, mentre Russell ha chiuso terzo anche se è sotto investigazione. Bene la Haas con il decimo tempo di Nico Hulkenberg, mentre la palma della delusione di giornata va decisamente all'Alpine, che ha chiuso in ultima fina con Esteban Ocon e Pierre Gasly, un risultato decisamente inaspettato. Domani alle 16 il via del GP.

    I TEMPI— I tempi delle qualifiche del GP del Bahrain:

    1 Verstappen (Red Bull) 1’29”179
    2 Leclerc (Ferrari) 1’29”407
    3 Russell (Mercedes) 1’29”485
    4 Sainz (Ferrari) 1’29”507
    5 Perez (Red Bull) 1’29”537
    6 Alonso (Aston Martin) 1’29”542
    7 Norris (McLaren) 1’29”614
    8 Piastri (McLaren) 1’29”683
    9 Hamilton (Mercedes) 1’29”710
    10 Hulkenberg (Haas) 1’30”502
    11 Tsunoda (Racing Bulls) 1’30”129
    12 Stroll (Aston Martin) 1’30”200
    13 Albon (Williams) 1’30”221
    14 Ricciardo (Racing Bulls)
    15 Magnussen (Haas) 1’30”529
    16 Bottas (Sauber) 1’30”756
    17 Zhou (Sauber) 1’30”757
    18 Sargeant (Williams) 1’30”770
    19 Ocon (Alpine) 1’30”793
    20 Gasly (Alpine) 1’30”948
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    Uragano Red Bull in Bahrain: vince Verstappen, Perez secondo. Poi le Ferrari di Sainz e Leclerc

    Nella prima gara della stagione il campione del mondo domina lasciando il compagno di squadra a 21 secondi. Le rosse prime inseguitrici, lo spagnolo sul podio davanti a Charles, in crisi coi freni. Hamilton settimo

    Giusto Ferronato
    2 marzo 2024 - SAKHIR (BAHRAIN)
    Max Verstappen scatenato. Il campione del mondo della Red Bull ha dominato la gara inaugurale della stagione 2024 della F1 e vinto davanti a Sergio Perez per una trionfale doppietta del team di Milton Keynes. Per la Ferrari la buona notizia è ritrovarsi seconda forza del campionato, grazie al terzo posto di Carlos Sainz junior e al quarto di Charles Leclerc, penalizzato da problemi ai freni che gli hanno impedito una gara d'attacco. Il Cavallino è dunque davanti alla Mercedes, che dopo un buon avvio di gara con George Russell, si è dovuta accontentare del quinto posto davanti alla McLaren di Lando Norris. Settimo Lewis Hamilton davanti a Oscar Piastri, mentre la zona punti è stata chiusa dalle Aston Martin di Fernando Alonso e Lance Stroll. Undicesimo Zhou Guanyu con la Sauber, mentre Magnussen con la Haas ha preceduto le Racing Bulls di Ricciardo e Tsunoda.

    LA PARTENZA—
    Avvio un po’ shock per la Ferrari, con Verstappen che alla prima curva ha chiuso bene la traiettoria su Leclerc, che si è accodato davanti a Russell, Perez e Sainz. In retrovia incidente tra Hulkenberg e Stroll, che è stato tamponato dal tedesco e si è girato. Nico è rientrato ai box per sostituire l’ala anteriore. Come da regolamento, quest’anno il Drs si attiva già al secondo giro e Verstappen si è subito messo fuori dalla portata dell’ala mobile della Ferrari, portando a 1”5 il margine su Charles. Il quale non è riuscito a difendersi al terzo giro da Russell, autore di un gran sorpasso all’esterno e poi al settimo giro, quando è passato anche Perez. Poi all’11° sorpasso di Sainz ai danni di Leclerc, in difficoltà coi freni e spesso vittima in questa fase di bloccaggi all’anteriore.

    I PIT STOP— Il 12° giro ha segnato l’inizio dei pit stop importanti, con la sosta di Russell e Leclerc per montare le gomme dure. Verstappen aveva già accumulato 9 secondi sulla Mercedes di Russell. Poi al 13° giro ecco la sosta di Perez, Piastri e Hamilton. Al 14° sorpasso in pista di Perez ai danni di Russell e pit stop per Sainz, secondo in quel momento a 12 secondi da Verstappen. Lo spagnolo è tornato in pista dietro a Leclerc ma poi al 17° passaggio, secondo sorpasso della giornata al compagno di squadra, infilato in staccata alla 1. Poi al 18° ecco il pit stop di Verstappen che è ripartito davanti a Perez e Sainz, bravissimo proprio in quel momento a superare Russell e portarsi in terza posizione.

    ULTIMA PARTE— A questo punto la gara si è un po’ stabilizzata, con Verstappen a fare l’andatura e Perez a distanza di 9 secondi, con Sainz a 11 e Russell a 15. Leclerc in questa fase è rimasto a 18 secondi in quinta posizione, davanti alle McLaren di Norris e Piastri, alla Mercedes di Lewis Hamilton e all’Aston Martin di Fernando Alonso. Micidiale Verstappen intorno al 30° giro: il ritmo del campione del mondo lo ha portato ad avere 15 secondi su Perez, 17 su Sainz, 25 su Russell e 27 su Leclerc. Poi al 32° giro la seconda sosta di Russell, che una volta montate le gomme dure si è spento. Al 34° giro la sosta di Leclerc per difendersi dalla sosta di Norris, poi al 35° ecco la seconda sosta di Sainz, che per poco non ha preso Perez, rientratogli davanti dopo la sosta al 37° giro. Al 38° l’ultima sosta di Verstappen, che come Perez è andato per l’ultimo stint di gara con la soft, rispetto alla dura della Ferrari. Negli ultimi 20 giri, però, poco è cambiato, a parte l’errore di Russell che a 10 giri dalla fine ha consentito a Leclerc di artigliare il quarto posto. Due Red Bull e due Ferrari, il primo verdetto è questo qui. Tra sette giorni in Arabia il secondo atto.

    ORDINE D'ARRIVO— Ordine d’arrivo del GP del Bahrain:
    1 Verstappen (Red Bull)
    2 Perez (Red Bull) a 22”457
    3 Sainz (Ferrari) a 25”110
    4 Leclerc (Ferrari) a 39”669
    5 Russell (Mercedes) a 46”788
    6 Norris (McLaren) a 48”458
    7 Hamilton (Mercedes) a 50”324
    8 Piastri (McLaren) a 56”082
    9 Alonso (Aston Martin) a 1’14”887
    10. Stroll (Aston Martin) a 1’23”216

    F1 LA CLASSIFICA MONDIALE PILOTI DOPO IL BAHRAIN— La classifica mondiale piloti dopo il GP del Bahrain di F1
    Max Verstappen 26
    Sergio Perez 18
    Carlos Sainz 15
    Charles Leclerc 12
    George Russell 10
    Lando Norris 8
    Lewis Hamilton 6
    Oscar Piastri 4
    Fernando Alonso 2
    Lance Stroll 1

    CLASSIFICA MONDIALE COSTRUTTORI— La classifica mondiale costruttori dopo il GP del Bahrain di F1
    Red Bull 44
    Ferrari 27
    Mercedes 16
    McLaren 12
    Aston Martin 3
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    CITAZIONE (renatoponzzo @ 1/3/2024, 19:12)
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    ma dio affogato nella merda, ma ti diverti a mettere faccine a caso o sei ritardato?
     
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    GP Arabia, pole di Verstappen. Leclerc 2°. Bearman fuori dalla Q3 di un soffio!

    Il campione del mondo della Red Bull imprendibile in qualifica a Gedda. Il monegasco della Ferrari si ferma a 3 decimi. Poi Perez e Alonso. L'inglese che ha sostituito Sainz (operato di appendicite) fa un bell'esordio e si ferma a soli 36 millesimi da Hamilton

    Giusto Ferronato
    8 marzo 2024- GEDDA (ARABIA)
    Semplicemente imprendibile Max Verstappen. L'olandese della Red Bull ha conquistato la pole position del GP d'Arabia con un inarrivabile 1'27"472 che, manco a dirlo, è il nuovo record della pista araba. Il campione del mondo ha messo dietro la Ferrari di Charles Leclerc e la seconda Red Bull di Sergio Perez. Chiude la seconda fila l'Aston Martin di Fernando Alonso. Quinto e sesto tempo per le McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris, migliori delle due Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton. Buono l'esordio di Oliver Bearman con la Ferrari al posto di Carlos Sainz, operato di appendicite. L'inglese è stato eliminato in Q2 per soli 36 millesimi e partirà 11°. Il GP domani alle 18.

    IL SOGNO DI OLIVER—
    Un venerdì movimentato a Gedda, non c'è che dire. La giornata era iniziata con la notizia del malessere di Carlos Sainz diventato appendicite: per lo spagnolo operazione d'urgenza e Oliver Bearman promosso immediatamente titolare dalla Formula 2. L'inglese è stato bravo prima nelle libere 3 e poi nelle qualifiche, dove si è fatto onore e ha sfiorato l'ingresso in Q3 per soli 36 millesimi più lento della Mercedes di sua maestà Lewis Hamilton. Sarebbe stato clamoroso, ma come inizio per un esordiente non c'è davvero male, questa giornata il 18enne inglese se la ricorderà per sempre. E non è finita perché domani dall'11esimo posto cercherà di rendere il suo weekend ancora più magico.

    VERDETTO IMPORTANTE— Le qualifiche hanno comunque confermato lo strapotere di Verstappen e della Red Bull, se possibile ancora più scatenati rispetto al Bahrain. Per Max, pole numero 34 della carriera, è la prima a Gedda dopo quelle di Hamilton e le due di Perez, che oggi è stato preceduto anche dalla rossa di Leclerc. Il monegasco ha tirato fuori il massimo dalla SF-24 e spera che la configurazione trovata dalla Ferrari si riveli valida per consumare meno le gomme in gara domani in gara. E il verdetto di questo GP si fa già abbastanza importante perché se anche domani la Red Bull dominasse, sarebbe davvero difficile pensare a qualcuno che possa impensierirlo nei prossimi appuntamenti.

    MERCEDES DELUDENTI— Per il resto da segnalare due McLaren davanti alle due Mercedes di Russell e Hamilton, piuttosto deludenti. Bene Yuki Tsunoda, nono con la Racing Bulls davanti a Lance Stroll. Male Zhou che ha sbattuto nelle libere 3 e i meccanici della Sauber non sono riusciti a rimetterlo in pista per le qualifiche.

    I TEMPI— I tempi delle qualifiche del GP d'Arabia:

    1. Verstappen (Red Bull) 1'27"472
    2. Leclerc (Ferrari) 1'27"791
    3. Perez (Red Bull) 1'27"807
    4. Alonso (Aston Martin) 1'27"846
    5. Piastri (McLaren) 1'28"089
    6. Norris (McLaren) 1'28"132
    7. Russell (Mercedes) 1'28"316
    8. Hamilton (Mercedes) 1'28"460
    9. Tsunoda (Racing Bulls) 1'28"547
    10. Stroll (Aston Martin) 1'28"572
    11. Bearman (Ferrari) 1'28"642
    12. Albon (Williams) 1'28"980
    13. Magnussen (Haas) 1'29"020
    14. Ricciardo (Racing Bulls) 1'29"025
    15. Hulkenberg (Haas) s.t.
    16. Bottas (Sauber) 1'29"179
    17. Ocon (Alpine) 1'29"475
    18. Gasly (Alpine) 1'29"479
    19. Sargeant (Williams) 1'29"526
    20. Zhou (Sauber) s.t.
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    GP Arabia, imbattibile Verstappen: domina su Perez e Leclerc. Ferrari, che Bearman: 7°!

    Nel secondo appuntamento del Mondiale doppietta Red Bull con l'olandese che rifila 13 secondi al compagno di squadra e 18 alla rossa del monegasco. Poi Piastri e Alonso. Bravissimo l'esordiente inglese del Cavallino, che prende la zona punti davanti a Norris e Hamilton
    Giusto Ferronato

    9 marzo 2024 - GEDDA (ARABIA)
    Max Verstappen non si ferma più. L'olandese della Red Bull ha dominato anche il GP d'Arabia ed è già in fuga nel Mondiale 2024. Niente da fare per nessuno anche a Gedda: gara dominata davanti al compagno di squadra Sergio Perez e alla Ferrari di Charles Leclerc. Quarto Oscar Piastri con la McLaren, quinto Fernando Alonso con l'Aston Martin, sesto George Russell su Mercedes. Il Cavallino si coccola Oliver Bearman, che all'esordio in un GP ha strappato un bellissimo 7° posto davanti a Lando Norris e Lewis Hamilton.

    MAX PADRONE—
    La prestazione di Bearman, che ha sostituito Carlos Sainz, operato di appendicite ma già al paddock oggi per assistere alla gara, è però l’unico sorriso del Cavallino. Questa gara ha dimostrato in maniera impietosa che probabilmente il 2024, a meno di cataclismi tecnici al momento impronosticabili, ha già un padrone assoluto. Come in Bahrain Verstappen ha controllato la corsa dall’inizio alla fine, guidando senza sbavature, problemi tecnici o pensieri per qualche rivale pericoloso. Una dimostrazione di superiorità avvalorata dal secondo posto del compagno di squadra Perez, che poco dopo il via si è sbarazzato della Ferrari di Leclerc e ha tenuto la posizione fino alla fine.
    CAVALCATA BEARMAN— L’assetto della Ferrari per la gara non ha dato quella velocità sperata soprattutto dopo il cambio gomme su mescola dura. Con le hard le RB20 hanno praticamente passeggiato, con Leclerc che, pur impegnandosi a fondo, è sempre rimasto a distanza dalle due vetture blu. L’altra gara della Ferrari è stata la cavalcata di Bearman che prima ha lottato con Yuki Tsunoda, poi dopo il pit stop ha mantenuto un ottimo ritmo e ha aspettato che il cambio gomme ritardato di Lando Norris e Lewis Hamilton gli permettesse di prendere la settima posizione, poi mantenuta fino al traguardo. Liberatorio anche per l’emozionato papà David, spesso inquadrato in tensione ai box, mentre il suo ragazzo è parso guidare all’esordio su una Ferrari come fosse la cosa più normale. E' lui con Verstappen l'eroe della giornata.


    LECLERC AGGREDITO— Che la gara sarebbe stata dura per la Ferrari lo si è capito fin dal via, quando Leclerc si è ritrovato aggredito da Perez alla prima curva. Charles ha resistito, ma poco dopo, quando si è aperto il Drs, nulla ha potuto contro la Red Bull. Il GP è stato piuttosto noioso, animato solo da un incidente di Lance Stroll che ha fatto entrare la Safety Car al sesto giro. Tutti, tranne Norris e Hamilton, hanno sostituito le gomme e con quelle sono andati fino al traguardo. Verstappen ha gestito consumo e ritmo in modo magistrale, Perez lo ha seguito a distanza, Leclerc ha graffiato alla fine col giro più veloce della gara. Ma il bilancio è complicato, la stagione sembra già in salita e siamo solo al secondo GP.
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    GP Australia, la pole è ancora di Verstappen. Eroico Sainz con la Ferrari, 2°. Leclerc solo 5°

    L'olandese della Red Bull si scatena nel Q3 ed è l'unico a scendere sotto l'1'16". Battuta la rossa dello spagnolo, lottatore dopo l'operazione di appendicite. Poi Perez, Norris e il monegasco, non perfetto nel momento decisivo

    Giusto Ferronato
    Giornalista
    23 marzo 2024 - MILANO
    Max Verstappen e la Red Bull non perdonano. Mai. L'olandese ha lasciato sfogare le Ferrari per tutto il weekend, persino in Q1 e in Q2. Poi è arrivato il Q3, il momento della pole: bye bye. Mostruosi i due giri messi insieme dall'olandese, che avrebbe in 1'16"048 fatto la pole anche col primo tentativo. Ma non contento, Max ha migliorato anche il secondo tentativo e ha chiuso la qualifica in 1'15"915, unico sotto la barriera dell'1'16". Niente da fare per Carlos Sainz junior, comunque eroico a lottare là davanti dopo l'operazione di appendicite: questa prima fila dello spagnolo della Ferrari vale doppio. Delusione invece per Charles Leclerc, che dovrà partire solo quinto preceduto anche da Sergio Perez e Lando Norris.

    FATTORE MAX—
    In qualifica la Ferrari c'è, è sempre Verstappen a fare la differenza. Oggi l'olandese ha segnalato problemi di sottosterzo ancora in Q1. Ma come si è visto nel momento decisivo, è stato lui con due magie a piegare una Ferrari che si è confermata molto competitiva sul giro singolo. Sainz è stato molto concreto e malgrado il dolore per l'operazione di appendicite di due settimane fa, è riuscito a duellare col più forte, facendo il miglior tempo in Q1, in Q2 e comunque battendo in Q3 il compagno di squadra Leclerc. Che oggi, anche dopo il miglior tempo delle libere 3, pareva il naturale favorito per la pole.

    SBAVATURE LECLERC — Leclerc non ha fatto male, forse è stato un po' tradito dalla voglia di fare perché, come ha ammesso appena sceso dall'auto, Charles ha tentato una modifica di assetto all'ala anteriore per provare a essere più aggressivo e giocarsi questa pole. Gli è andata male perché ha commesso anche un paio di sbavature. Ha però confermato che forse quei due tempi di Verstappen sarebbero comunque stati molto difficili da battere. E così ora è costretto a una gara in salita, anche perché è stato preceduto dalla seconda Red Bull di Sergio Perez e dalla McLaren di Lando Norris.

    DELUSIONE HAMILTON— La palma del deluso di giornata, però, va sicuramente a Lewis Hamilton, rimasto escluso dalla Q3 ed eliminato con l'11° tempo. Sicuramente non è abituale vedere il 7 volte iridato così in difficoltà, anche perché il compagno di squadra George Russell ha chiuso 7°. Ma che per i veterani non sia un momento facile basta guardarsi intorno. Yuki Tsunoda ha battuto sonoramente Daniel Ricciardo in casa Racing Bulls, doppia delusione per l'australiano idolo di casa. E poi, guardando in casa Aston Martin, ecco Lance Stroll stare davanti a Fernando Alonso. Domani alle 5 italiane il via del GP.

    I TEMPI— I tempi delle qualifiche del GP d'Australia:
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    1. Verstappen (Red Bull) 1'15"915
    2. Sainz (Ferrari) 1'16"185
    3. Perez (Red Bull) 1'16"274
    4. Norris (McLaren) 1'16"315
    5. Leclerc (Ferrari) 1'16"435
    6. Piastri (McLaren) 1'16"572
    7. Russell (Mercedes) 1'16"724
    8. Tsunoda (Racing Bulls) 1'16"788
    9. Stroll (Aston Martin) 1'17"072
    10. Alonso (Aston Martin) 1'17"552
    11. Hamilton (Mercedes) 1'16"960
    12. Albon (Williams) 1'17"167
    13. Bottas (Sauber) 1'17"340
    14. Magnussen (Haas) 1'17"427
    15. Ocon (Alpine) 1'17"697
    16. Hulkenberg (Haas) 1'17"976
    17. Gasly (Alpine) 1'17"982
    18. Ricciardo (Racong Bulls) 1'18"085
    19. Zhou (Sauber) 1'18"188
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    GP Australia, trionfo Ferrari con Sainz! È doppietta con Leclerc 2°. Verstappen ritirato

    Lo spagnolo ha vinto la terza gara del Mondiale davanti al monegasco e alle due McLaren di Norris e Piastri. Il campione del mondo fuori per un problema ai freni. Solo quinta la Red Bull di Perez

    Giusto Ferronato
    24 marzo 2024 - MILANO
    Meraviglioso Carlos Sainz junior! Doppietta Ferrari in Australia con Charles Leclerc secondo! Quasi da non credere, eppure... Eppure così è successo a Melbourne. La terza gara del Mondiale è stata stupendamente sorprendente per i tifosi italiani che alle 5 del mattino hanno deciso di dare ancora una volta fiducia al Cavallino e si sono svegliati molto presto. Hanno visto il ritiro dopo poche curve di Max Verstappen e la bellissima cavalcata di un Carlos Sainz che è il vero eroe di questo fine settimana. A sole due settimane dall'intervento di appendicite è tornato, ha lottato e regalato alla Ferrari una vittoria che mancava dallo scorso GP di Singapore. E la grande giornata rossa è stata completata da Charles Leclerc, che col secondo posto ha reso speciale questo weekend. Terzo e quarto posto per le McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri. Solo quinto Sergio Perez con la seconda Red Bull, a conferma di come l'alieno sia soprattutto Verstappen, oggi però tradito dal freno posteriore destro della sua RB20, esploso poco dopo il via. A punti anche le Aston Martin di Fernando Alonso e Lance Stroll. Poi Tsunoda, Hulkenberg e Magnussen a completare i primi 10.

    ALLA ROVESCIA—
    Il mondo è sotto-sopra in Australia, ci sta. Ancora una volta è fatale a Verstappen proprio l'Australia, l'ultima gara in cui era andato k.o per un problema tecnico, nell'ormai lontano 2022. E anche allora vinse la Ferrari e l'Italia sognò, perché era la terza gara del campionato e il Cavallino aveva già messo a segno la doppietta in Bahrain. Poi sappiamo com'è finito il campionato, stradominato da Max. E dunque, memori di allora, è presto per i trionfalismi. Perché la coppia Verstappen-Red Bull ha dominato in Bahrain e in Arabia. E perché dopo 43 gare sempre a punti, di cui le ultime 9 sul gradino più alto del podio, un passo falso può capitare ed è giusto allora andarci coi piedi di piombo. Certo la Ferrari è piaciuta a Melbourne, veloce e costante per tutto il weekend, più affidabile della RB20. Un ottimo segnale di crescita per quello che è il grande obiettivo del team guidato da Fred Vasseur, recuperare forza e velocità e condurre un grande campionato per tornare a giocarsi il titolo il prima possibile.

    EROE SAINZ— Storia nella storia quella di Carlos Sainz junior, eroico numero 1 di questo fine settimana. Colpito duro nell'anima e nel fisico, Carlos ha reagito da uomo vero. Dopo la botta del mancato rinnovo di contratto a inizio stagione, la scorsa settimana è arrivata anche la botta nel corpo, con l'intervento di appendicite che lo ha costretto a saltare il GP d'Arabia, coi riflettori puntati sul sostituto Oliver Bearman. Carlos è tornato, ha stretto i denti perché il fisico non era ancora al meglio e ha dato lezioni di guida. Non è facile battere Leclerc in qualifica. Ci è riuscito, e su quel risultato ha costruito un GP da campione. Anche Charles lo ha giustamente applaudito. Ha pesato il ritiro di Verstappen? Sicuramente sì. Ma la F1 è anche affidabilità e se chi è davanti a te rompe, bisogna farsi trovare pronti. Lui era lì, e gli applausi (tanti, ma tanti), dopo quello che ha passato, sono tutti per lui. "La vita è bella, difficile ma bella" ha continuato a ripetere dopo il trionfo. Quando si dice che non bisogna mollare mai, da oggi si potrà per sempre ricordare ad esempio questo recente recente scorcio di vita di Carlos.

    DISASTRO MERCEDES— Sainz ha dominato la gara, la strategia di due soste non ha mai messo in pericolo la sua posizione. Leclerc ha completato l'opera ben guidato dal muretto per tenerlo davanti a Lando Norris e Oscar Piastri. Il quinto posto di Perez conferma che la Red Bull corre e domina praticamente con un solo pilota. Un po' di apprensione nell'ultimo giro per l'incidente di George Russell, che ha chiuso in bruttezza la pessima giornata Mercedes, che ha perso Lewis Hamilton in gara per un problema alla power unit. Buona giornata per le Aston Martin, che hanno chiuso con Alonso e Stroll al sesto e settimo posto. Primi punti per la RB con Yuki Tsunoda. Punti anche per le Haas di Hulkenberg e Magnussen. Male Alpine e Sauber mentre Alex Albon, che correva con la Williams di Sargeant, non è riuscito a capitalizzare il "sacrificio" del compagno, cui è stato chiesto di lasciare la sua auto al compagno, nella speranza di punti che non sono arrivati. Prossima gara in Giappone tra due settimane.
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    Non è che la Ferrari sta puntando sul cavallo sbagliato?
     
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    GP Giappone, Red Bull padrona: pole di Verstappen su Perez. Ferrari deludente: Sainz 4°, Leclerc 8°

    A Suzuka il campione del mondo domina davanti al compagno di squadra messicano e alla McLaren di Norris. Poi c'è la prima rossa davanti ad Alonso. Il GP alle 7 di domani

    Giusto Ferronato
    Giornalista
    6 aprile 2024 - SUZUKA (GIAPPONE)
    La risposta di Max Verstappen e della Red Bull alla Ferrari non si è fatta attendere: pole position del campione del mondo a Suzuka. E nel GP del Giappone sarà prima fila tutta blu, con Sergio Perez secondo e staccato di soli 66 millesimi rispetto al compagno di squadra. Qualifiche a senso unico nel Sol Levante, con Lando Norris su McLaren primo degli inseguitori a quasi 3 decimi. Delusione per la Ferrari, che si è fermata a 485 millesimi dalla pole col solito Carlos Sainz junior, mentre l'altra rossa di Charles Leclerc si è dovuta accontentare dell'ottavo posto, battuta anche da Fernando Alonso (quinto), Oscar Piastri (sesto) e Lewis Hamilton (settimo). Nono George Russell con la seconda Mercedes e decimo per l'idolo di casa Yuki Tsunoda.

    DIMOSTRAZIONE RED BULL—
    La Red Bull aveva voglia di dimostrare che l'Australia era stata solo un passo falso e finora ci è pienamente riuscita. Verstappen e Perez hanno dominato anche le libere 3 del mattino, poi al pomeriggio hanno mostrato superiorità nell'insieme dei tre settori della pista giapponese. La grande prestazione di Perez è la testimonianza del grande lavoro fatto dalla Red Bull in questo weekend nel complesso. Purtroppo sembra che la Ferrari abbia fatto un deciso passo indietro, anche perché dietro alle vetture iridate si è piazzata la McLaren di Lando Norris, che scatterà terzo davanti a Sainz.

    SAINZ SI CONFERMA— Detto che lo spagnolo sta confermando il grande momento di forma, ha colpito sicuramente la brutta qualifica di Leclerc, che non è mai riuscito a trovare il ritmo giusto. E questo stupisce, visto che il monegasco è maestro nell'estrarre velocità sul giro singolo. Il team principal Fred Vasseur a caldo ha parlato di problemi di assetto, soprattutto in un settore specifico della pista. Tra Sainz quarto e Leclerc ottavo c'è poco più di un decimo, non un'eternità. Ma la quarta fila è sicuramente deludente e non aiuta in vista del GP. Leclerc ha parlato di problemi di aderenza e difficoltà nella preparazione della gomma nel giro di lancio. La speranza è che il lavoro fatto in questi due giorni per il passo gara possa regalare al Cavallino più soddisfazioni di quelle viste sin qui, anche se la Red Bull sembra tornata imprendibile.

    SI LOTTA PER IL PODIO— Si annuncia un GP interessante con un duello acceso tra McLaren, Aston Martin e Ferrari, dunque. La stessa Mercedes si giocherà le sue carte con Lewis Hamilton che ha battuto Russell. Ma si parla di podio: al netto di problematiche tecniche, in questo fine settimana, Verstappen e Perez sembrano avere un altro passo. Alle 7 di domenica il via.

    I TEMPI— Questi i tempi delle qualifiche del GP del Giappone:
    1. Verstappen (Red Bull) 1'28"197
    2. Perez (Red Bull) 1'28"263
    3. Norris (McLaren) 1'28"489
    4. Carlos Sainz Jr (Ferrari) 1'28"682
    5. Alonso (Aston Martin) 1'28"686
    6. Piastri (McLaren) 1'28"760
    7. Hamilton (GB) 1'28"766
    8. Leclerc (Ferrari) 1'28"786
    9. Russell (Mercedes) 1'29"008
    10. Tsunoda (Racing Bulls) 1'29"413
    11. Ricciardo (Racing Bulls) 1'29"472
    12. Hulkenberg (Haas) 1'29"494
    13. Bottas (Sauber) 1'29"593
    14. Albon (Williams) 1'29"714
    15. Ocon (Alpine) 1'29"816
    16. Stroll (Aston Martin) 1'30"024
    17. Gasly (Alpine) 1'30"119
    18. Magnussen (Haas) 1'30"131
    19. Sargeant (Williams) 1'30"139
    20. Zhou (Sauber) 1'30"143
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    Suzuka, dominio Red Bull: vince Verstappen davanti a Perez. Ma la Ferrari c'è: 3° Sainz, 4° Leclerc


    Nella quarta prova iridata tutto facile per l'olandese. Bella rimonta di Leclerc dall'ottavo posto. Male le Mercedes

    Giusto Ferronato
    Giornalista
    7 aprile 2024 - SUZUKA (GIAPPONE)
    La Red Bull è tornata a passeggiare. A Suzuka Max Verstappen e Sergio Perez hanno dominato il GP del Giappone, quarta gara del Mondiale che seguiva il passo falso dell'Australia, dove erano state le Ferrari a interrompere la marcia sin lì trionfale delle vetture campioni del mondo. In Giappone i valori sono stati ripristinati. La Ferrari si è però confermata con autorità la seconda forza di questo Mondiale con un bel podio conquistato dal solito Carlos Sainz e con Charles Leclerc ottimo quarto con una rimonta dall'ottava casella della griglia. Niente da fare per le McLaren che si sono dovute accodare: Lando Norris ha chiuso 5°, Oscar Piastri 7° preceduto anche dall'Aston Martin di Fernando Alonso. Ottavo e nono posto per le Mercedes di Geroge Russell e Lewis Hamilton. A punti, per la gioia del pubblico di casa, Yuki Tsunoda con la Racing Bulls.

    PISTA ESIGENTE—
    Si sperava, ipotizzava, che la Ferrari potesse impensierire un po’ di più la Red Bull sul passo gara. Ma questa gara, su una pista molto esigente in termini di capacità di gestire il degrado delle gomme, ha confermato la qualità delle RB20. Se su Verstappen dubbi di sorta non ce n’erano, il secondo posto agevole dello stesso Perez è stato un ribadire la scala di valori tecnici di questo Mondiale. Non appena la Red Bull ha risolto i problemi di affidabilità che l’hanno stoppata a Melbourne, non c’è stata praticamente partita. Anche perché la superba prestazione in gara ha seguito quella già superba in qualifica.

    PASSI AVANTI— Eppure, pur riconoscendo il valore della Red Bull, questo GP conferma anche i passi avanti della Ferrari, che ha nettamente battuto la McLaren, più brillante delle rosse a Suzuka l’anno scorso. Carlos Sainz junior ha portato a casa un podio che vale molto per il Cavallino e soprattutto per lui, sempre più pezzo pregiato del mercato piloti. Facile prevedere che Carlos potrà sedersi al tavolo di chi lo vuole ingaggiare con molti argomenti. E se lo merita per come ha affrontato e reagito alle difficoltà di questo suo particolarissimo inizio di stagione. E poi c’è da sottolineare la bella prova di Leclerc, che dovendo risalire dall’ottava posizione, ha optato col team per una strategia a una sosta che, pur sacrificata, ha messo in luce la capacità del monegasco di gestire bene la gomma, soprattutto nel primo stint di gara. Una sosta in meno ha consentito a Charles di recuperare 4 posizioni. Il quarto posto in gara dietro a Sainz non è l’obiettivo dei suoi weekend, ma per come si erano messe le qualifiche, alla fine ha minimizzato il danno.

    DUELLO DI STRATEGIE— La gara su due soste è stata un duello di strategie tra i muretti e tra i piloti in pista nella gestione delle mescole. La gara ha vissuto qualche attimo di apprensione per l’incidente tra Daniel Ricciardo e Alex Albon in curva 2 che ha costretto la direzione gara a sospendere la corsa e farla ripartire dopo 32 minuti. Il leit motiv però è stato sempre Max Verstappen al comando davanti a Perez, con le Ferrari e le McLaren a duello coi pit stop e le SF-24 decisamente messe meglio sul passo. Fernando Alonso con l’Aston Martin e le due Mercedes sono state più comprimarie, mentre dietro da registrare la gioia della Racing Bulls e del pubblico giapponese per il decimo posto a punti di Yuki Tsunoda, sempre più in crescita. Zhou unico ritirato con la Sauber oltre ai già citati Ricciardo e Albon. Tra due settimane si torna in pista in Cina.

    ORDINE D'ARRIVO — Ordine d'arrivo del GP del Giappone:
    1. Verstappen (Red Bull)
    2. Perez (Red Bull) a 11"195
    3. Sainz (Ferrari) a 19"593
    4. Leclerc (Ferrari) a 23"888
    5. Norris (McLaren) a 26"075
    6. Alonso (Aston Martin) a 39"662
    7. Piastri (McLaren) a 40"230
    8. Russell (Mercedes) a 40"771
    9. Hamilton (Mercedes) a 45"268
    10. Tsunoda (Racing Bulls) a 1'27"166
    11. Stroll (Aston Martin) a 1'33"742
    12. Hulkenberg (Haas) a 1 giro
    13. Magnussen (Haas) a 1 giro
    14. Bottas (Sauber) a 1 giro
    15. Ocon (Alpine) a 1 giro
    16. Gasly (Alpine) a 1 giro
    17. Sargeant (Williams) a 1 giro
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    GP Cina, Verstappen passeggia nella Sprint. Duello Ferrari: a contatto Leclerc e Sainz!

    Nella gara breve domina l'olandese che fa il vuoto davanti ad Hamilton e Perez. Duello senza esclusione di colpi tra le rosse: Charles quarto, Carlos quinto

    Giusto Ferronato
    Giornalista
    20 aprile 2024 - SHANGHAI (CINA)
    Max Verstappen ha dominato anche la prima Sprint della stagione, quella del GP di Cina. A Shanghai l'olandese della Red Bull ha vinto la prima gara breve del campionato precedendo al traguardo la Mercedes di Lewis Hamilton e il compagno di squadra Sergio Perez. Quarto e quinto posto per le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, che hanno duellato forte negli ultimi due giri. A punti anche i due della McLaren Lando Norris e Oscar Piastri e la Mercedes di Geroge Russell. Nono posto per l'idolo di casa Zhou Guanyo, ottimo con la Sauber.

    NORRIS BEFFATO DA LEWIS—
    Questa Sprint ha messo sicuramente in luce la superiorità della Red Bull, con Verstappen che è partito prudente e ha progressivamente risucchiato prima l’Aston Martin di Fernando Alonso, poi la Mercedes di Lewis Hamilton. Ma dietro al campione olandese, ci sono stati momenti piuttosto emozionanti e duelli che hanno lasciato strascichi un po’ polemici. Per esempio quello al via tra Hamilton e Norris, con Lewis che ha (regolarmente) portato largo la McLaren del rivale che è rientrato in pista in retrovia, sicuramente un peccato per lui che scattava dalla pole. Lando ha però forzato un po’ troppo e trovandosi nello sporco, ha compromesso la sua Sprint. Se avesse "accettato" la miglior partenza del sette volte iridato, giocandosi il resto della gara dalla seconda posizione, non avrebbe fatto male. Troppa foga si è rivelata dannosa.

    ALONSO DURO— Poi c’è stato l’attacco con cui Alonso, che era terzo, appena sorpassato da Sainz, ha replicato al connazionale del Cavallino, costringendo Carlos all’esterno con un contatto alla curva 9 che ha danneggiato molto di più il ferrarista. E’ stato un momento clou perché ne ha approfittato Sergio Perez, che così è andato a prendersi il terzo posto dietro a Verstappen e a Hamilton. Per Checo un altro grande piazzamento: ha portato a casa un podio perché è riuscito nelle sequenze di giri precedenti a difendersi bene dagli assalti di Leclerc, che le ha tentate tutte per attaccarlo. Il messicano si sta giocando sempre meglio le sue chance di rinnovo. Sainz ha lasciato la porta aperta, ma Alonso è stato molto aggressivo e anche un po' ottimista, anche perché era in palese difficoltà con le gomme e non avrebbe potuto difendersi dalla Ferrari. Anche in questo caso, come per Norris, si può parlare di foga eccessiva (e dannosa, visto che si è ritirato).

    SCONTRO TRA FERRARISTI— E dopo il duello Alonso-Sainz è arrivato quello forse più acceso, lo scontro tra le due Ferrari di Leclerc e Sainz. Lo spagnolo si è prima difeso con aggressività toccando col retrotreno in frenata il compagno, che è stato accompagnato all’esterno e si è lamentato via radio. Poi Leclerc, la cui Ferrari era in condizioni migliori di quella di Carlos, danneggiata dopo il contatto con Alonso (ritiratosi per foratura), è riuscito a passare finendo quarto davanti al compagno, che nelle interviste post gara si è scusato con Leclerc. Situazione di gara, momenti decisivi di una Sprint, tutto comprensibile. Charles ha detto “Parleremo”, sicuramente infastidito dai rischi che si è preso Sainz che avrebbero potuto costare punti a entrambi. Ma che Sainz non avrebbe steso tappeti rossi al compagno, alla luce del posto non rinnovato nel 2025, non può stupire nessuno. Alle 9 la qualifica per decidere lo schieramento di partenza del GP di domani.

    ARRIVO— Questo l'ordine d'arrivo della Sprint del GP della Cina:

    1. Max Verstappen (OLA/Red Bull) 19 giri in 32'04"660
    2. Lewis Hamilton (GB/Mercedes) a 13"043
    3. Sergio Pérez (MES/Red Bull) a 15"258
    4. Charles Leclerc (MON/Ferrari) a 17"486
    5. Carlos Sainz Jr (SPA/Ferrari) a 20"696
    6. Lando Norris (GB/McLaren-Mercedes) a 22"088
    7. Oscar Piastri (AUS/McLaren-Mercedes) a 24"713
    8. George Russell (GB/Mercedes) a 25"696
    9. Zhou Guanyu (CIN/Sauber-Ferrari) a 31"951
    10. Magnussen (DAN/Haas-Ferrari) a 37"398
    11. Daniel Ricciardo (AUS/Racing Bulls-Red Bull) a 37"840
    12. Valtteri Bottas (FIN/Sauber-Ferrari) a 38"295
    13. Esteban Ocon (FRA/Alpine-Renault) a 39"841
    14. Lance Stroll (CAN/Aston Martin-Mercedes) a 40"299
    15. Pierre Gasly (FRA/Alpine-Renault) a 40"838
    16. Yuki Tsunoda (GIA/Racing Bulls-Red Bull) 32:46.530
    17. Alexander Albon (THA/Williams-Mercedes) a 42"998
    18. Logan Sargeant (USA/Williams-Mercedes) a 46"352
    19. Nico Hülkenberg (GER/Haas-Ferrari) a 49"630
    20. Fernando Alonso (SPA/Aston Martin-Mercedes) ritirato
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    F1, Verstappen è un dragone in Cina: Ferrari giù dal podio e sotto le aspettative

    Vittoria numero 58 per il campione del mondo, davanti a un brillante Norris e al solito Perez. Quarto Leclerc, quinto Sainz
    Giusto Ferronato
    Giornalista
    21 aprile 2024 - MILANO
    Max Verstappen imbattibile nel GP Cina di F1, talmente forte che alla fine il pubblico cinese in tribuna ha più esultato nel salutare il connazionale Zhou Guanyu, che ha chiuso in retrovia 14°, ma scatenato l’orgoglio patriottico dei suoi tifosi, felici di poter acclamare un proprio beniamino in lotta nella massima serie dell’automobilismo. La passerella del pilota della Sauber regalata ai tifosi cinesi ha un po’ ravvivato gli animi in tribuna, abbastanza raffreddati dall’ennesima prova robotica di Verstappen, semplicemente inarrivabile. Eppure qualche variazione sul tema c’è stata, con Lando Norris bravissimo a guadagnare un ottimo secondo posto davanti alla Red Bull di Sergio Perez.

    COSÌ LE FERRARI—
    La Ferrari ha un po’ pagato la partenza dalla terza e quarta fila: per Charles Leclerc e Carlos Sainz junior un quarto e quinto posto finale che dimostrano come ci sia ancora molto da fare, soprattutto sulla costanza di gara e sulla capacità di gestire le diverse mescole di gomma in tutti i tipi di condizione. Su questo tracciato veloce le SF-24 hanno mostrato problemi nel mandare in temperatura le coperture, in particolare le dure, anche rispetto alla stessa McLaren, che sin qui era stata dietro. Nuove risposte e sviluppi servono nelle prossime gare di Miami e Imola.
    MAX SENZA PROBLEMI— Verstappen partiva dalla pole e non ha avuto alcun tipo di problema, scattando bene davanti a Perez che è stato fulminato a sua volta da Alonso. Ci ha messo un bel po’ di giri Checo per ritrovare il ritmo e portarsi in seconda posizione. Le Ferrari hanno perso strada allo scatto, con Leclerc che ha allargato molto a sinistra per difendersi da Sainz e lasciato così la porta aperta a destra dove si è infilato pure Hulkenberg con la Haas. Pure George Russell al via ha passato le rosse, che così hanno dovuto trovare ritmo per recuperare posizioni.

    LE SAFETY CAR— La strategia a due soste dei pit stop ha favorito Norris e Leclerc che quando si è fermata in pista la Sauber di Bottas col motore andato, hanno potuto effettuare la loro prima sosta con Virtual Safety Car e poi Safety Car. Ma sfortunatamente per loro, la lunga attesa per decidere di far entrare la vettura di sicurezza ha aiutato anche la Red Bull, che ha potuto effettuare un secondo cambio gomme e poter andare fino al traguardo. Norris è riuscito col suo passo a tenere dietro Perez, non invece Leclerc, che si è spesso lamentato via radio del ritmo non buono della sua Ferrari con la gomma hard. Da segnalare un tamponamento di Stroll su Ricciardo al termine del primo periodo di Safety Car. Gara calvario per Lewis Hamilton, che partiva dal fondo e ha chiuso nono preceduto anche da Russell, Alonso e Piastri. Bravo Hulkenberg, a punti in decima posizione. Prossima gara a Miami tra due settimane.
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