Mondiale Formula1 2024

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  1. Shagrath82
     
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    Suzuka, dominio Red Bull: vince Verstappen davanti a Perez. Ma la Ferrari c'è: 3° Sainz, 4° Leclerc


    Nella quarta prova iridata tutto facile per l'olandese. Bella rimonta di Leclerc dall'ottavo posto. Male le Mercedes

    Giusto Ferronato
    Giornalista
    7 aprile 2024 - SUZUKA (GIAPPONE)
    La Red Bull è tornata a passeggiare. A Suzuka Max Verstappen e Sergio Perez hanno dominato il GP del Giappone, quarta gara del Mondiale che seguiva il passo falso dell'Australia, dove erano state le Ferrari a interrompere la marcia sin lì trionfale delle vetture campioni del mondo. In Giappone i valori sono stati ripristinati. La Ferrari si è però confermata con autorità la seconda forza di questo Mondiale con un bel podio conquistato dal solito Carlos Sainz e con Charles Leclerc ottimo quarto con una rimonta dall'ottava casella della griglia. Niente da fare per le McLaren che si sono dovute accodare: Lando Norris ha chiuso 5°, Oscar Piastri 7° preceduto anche dall'Aston Martin di Fernando Alonso. Ottavo e nono posto per le Mercedes di Geroge Russell e Lewis Hamilton. A punti, per la gioia del pubblico di casa, Yuki Tsunoda con la Racing Bulls.

    PISTA ESIGENTE—
    Si sperava, ipotizzava, che la Ferrari potesse impensierire un po’ di più la Red Bull sul passo gara. Ma questa gara, su una pista molto esigente in termini di capacità di gestire il degrado delle gomme, ha confermato la qualità delle RB20. Se su Verstappen dubbi di sorta non ce n’erano, il secondo posto agevole dello stesso Perez è stato un ribadire la scala di valori tecnici di questo Mondiale. Non appena la Red Bull ha risolto i problemi di affidabilità che l’hanno stoppata a Melbourne, non c’è stata praticamente partita. Anche perché la superba prestazione in gara ha seguito quella già superba in qualifica.

    PASSI AVANTI— Eppure, pur riconoscendo il valore della Red Bull, questo GP conferma anche i passi avanti della Ferrari, che ha nettamente battuto la McLaren, più brillante delle rosse a Suzuka l’anno scorso. Carlos Sainz junior ha portato a casa un podio che vale molto per il Cavallino e soprattutto per lui, sempre più pezzo pregiato del mercato piloti. Facile prevedere che Carlos potrà sedersi al tavolo di chi lo vuole ingaggiare con molti argomenti. E se lo merita per come ha affrontato e reagito alle difficoltà di questo suo particolarissimo inizio di stagione. E poi c’è da sottolineare la bella prova di Leclerc, che dovendo risalire dall’ottava posizione, ha optato col team per una strategia a una sosta che, pur sacrificata, ha messo in luce la capacità del monegasco di gestire bene la gomma, soprattutto nel primo stint di gara. Una sosta in meno ha consentito a Charles di recuperare 4 posizioni. Il quarto posto in gara dietro a Sainz non è l’obiettivo dei suoi weekend, ma per come si erano messe le qualifiche, alla fine ha minimizzato il danno.

    DUELLO DI STRATEGIE— La gara su due soste è stata un duello di strategie tra i muretti e tra i piloti in pista nella gestione delle mescole. La gara ha vissuto qualche attimo di apprensione per l’incidente tra Daniel Ricciardo e Alex Albon in curva 2 che ha costretto la direzione gara a sospendere la corsa e farla ripartire dopo 32 minuti. Il leit motiv però è stato sempre Max Verstappen al comando davanti a Perez, con le Ferrari e le McLaren a duello coi pit stop e le SF-24 decisamente messe meglio sul passo. Fernando Alonso con l’Aston Martin e le due Mercedes sono state più comprimarie, mentre dietro da registrare la gioia della Racing Bulls e del pubblico giapponese per il decimo posto a punti di Yuki Tsunoda, sempre più in crescita. Zhou unico ritirato con la Sauber oltre ai già citati Ricciardo e Albon. Tra due settimane si torna in pista in Cina.

    ORDINE D'ARRIVO — Ordine d'arrivo del GP del Giappone:
    1. Verstappen (Red Bull)
    2. Perez (Red Bull) a 11"195
    3. Sainz (Ferrari) a 19"593
    4. Leclerc (Ferrari) a 23"888
    5. Norris (McLaren) a 26"075
    6. Alonso (Aston Martin) a 39"662
    7. Piastri (McLaren) a 40"230
    8. Russell (Mercedes) a 40"771
    9. Hamilton (Mercedes) a 45"268
    10. Tsunoda (Racing Bulls) a 1'27"166
    11. Stroll (Aston Martin) a 1'33"742
    12. Hulkenberg (Haas) a 1 giro
    13. Magnussen (Haas) a 1 giro
    14. Bottas (Sauber) a 1 giro
    15. Ocon (Alpine) a 1 giro
    16. Gasly (Alpine) a 1 giro
    17. Sargeant (Williams) a 1 giro
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