MotoGp: stagione 2024

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    Qatar, Martin in pole con la Ducati Pramac, poi l'Aprilia di Espargaro e Bastianini. Bagnaia e Marquez in seconda fila


    Il viceiridato 2023 fa subito la voce grossa in una qualifica con distacchi ridotti: i primo otto in 341 millesimi. 5° Pecco, davanti a Marc. Benissimo il rookie Acosta, ottavo alle spalle di Di Giannantonio

    Massimo Brizzi
    Giornalista
    9 marzo 2024 - MILANO
    Jorge Martin è sempre lui: pole in Qatar di acchito, al primo GP stagionale, a ribadire che spunto, velocità e qualità per ritentare l’assalto al Mondiale MotoGP perso all’ultimo GP 2023 contro Pecco Bagnaia sono intatte. Lo spagnolo della Ducati Pramac in 1:50.789 sgretola il record della pista, abbassandolo di quasi 1” rispetto all'1.51.762 di Luca Marini dell’anno scorso: strepitoso.

    LA PRIMA FILA—
    In prima fila con lui ci saranno l’ottimo Aleix Espargaro, secondo con un’Aprilia molto in forma e a soli 83 millesimi di distacco dalla partenza al paolo, ed Enea Bastianini, ritrovato nella sua forma migliore e staccato di 0.086 con la Ducati. A seguire, ecco 4. Brad Binder con la Ktm (+0.124) per tre case differenti nei primi quattro posti: interessanti prospettive di spettacolo.

    I BIG PECCO E MARQUEZ— E i big? Pecco Bagnaia è quinto a 0.139 con la Ducati, dopo una sbavatura (digressione oltre il cordolo scanalato) mentre stava realizzando un grande crono, con il suo rivale Marc Marquez alle spalle, sesto a +0.172 con la Ducati Gresini dopo aver perso molto nell'ultimo settore mentre era in scia di Bastianini con un tempo che aveva il sapore del primato. Nella lotta per la vittoria e le posizioni di vertice ci saranno anche loro.

    ACOSTA OTTAVO— Terza fila per Fabio Di Giannantonio, a 0.230 con la Ducati VR46, che precede la stella promessa Pedro Acosta (GasGas), ottimo ottavo da debuttante a 0.341, e Alex Marquez sull’altra Ducati Gresini. Attenzione ai distacchi: otto piloti in 341 millesimi, con il decimo, Maverick Vinales (Aprilia) a mezzo secondo (0.517): nella Sprint e in gara si prospetta una battaglia ravvicinata, come emerso già nelle Practice spostate al sabato mattina per la pioggia del venerdì, con i primi dieci in 379 millesimi.

    LA Q1 E GLI ALTRI ITALIANI— Undicesimo Jack Miller e 12° Raul Fernandez, entrambi promossi dalla Q1, mentre arrancano gli altri italiani. Marco Bezzecchi scatterà 15. con la Ducati VR46, Luca Marini 21. con la Honda e Franco Morbidelli 22. con la Ducati Pramac. In difficoltà le altre moto giapponesi, il migliore è Johann Zarco, 13. con la Honda Lcr, poi 16. Fabio Quartararo (Yamaha), 17. Joan Mir (Honda), 19. Takaaki Nakagami (Honda Lcr) e 20. Alex Rins (Yamaha). Per tutti loro si prospettano gare in salita.
    MOTOGP QATAR, I TEMPI DELLA QUALIFICA— MotoGP Qatar, i tempi della qualifica, la Q2:

    J. Martin, Ducati Pramac 1'50.789
    A. Espargaro, Aprilia 1'50.872
    E. Bastianini, Ducati 1'50.875
    B. Binder, KTM 1'50.913
    F. Bagnaia, Ducati 1'50.928
    M. Marquez, Ducati Gresini 1'50.961
    F. Di Giannantonio, Ducati VR46 1'51.019
    P. Acosta, Gasgas Tech3 1'51.130
    A. Marquez, Ducati Gresini 1'51.266
    M. Viñales, Aprilia 1'51.306
    J. Miller, Ktm 1'51.340
    R. Fernandez, Trackhouse Aprilia 1'51.521
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    Martin in forma Mondiale: dopo la pole si prende anche la Sprint. Bagnaia giù dal podio

    Lo spagnolo della Ducati Pramac subito aggressivo nella sua "specialità". Secondo Binder con la Ktm davanti all'Aprilia di Aleix Espargaro. 5° Marc Marquez

    Massimo Brizzi
    Giornalista
    9 marzo 2024 (modifica alle 17:41) - MILANO
    Pronti via, ed è tutto come l’anno scorso. Lo scatto iniziale è di Jorge Martin, che si aggiudica la Sprint Race del GP del Qatar, apertura del Mondiale 2024 della MotoGP, ribadendo la sua forte attitudine per la gara breve del sabato, un suo marchio di fabbrica. Lo spagnolo della Ducati Pramac negli 11 giri in programma a Losail detta l’andatura fin dalla pole e con passo sicuro conquista il decimo successo nelle Sprint: l’uomo del sabato è lui. Alle sue spalle ecco la Ktm di Brad Binder, che ha provato a tenere la scia di Martin mettendogli anche pressione, ma non ha mai avuto la chance dell’attacco, ed Aleix Espargaro, terzo con un’Aprilia risalita alla distanza. Pecco Bagnaia si ferma ai piedi del podio, buttato giù dallo spagnolo di Noale con un sorpasso al penultimo che ha evidenziato il il buon ritno delle RS-GP alla distanza, indizio di sincerità nella tenuta delle gomme.

    MARQUEZ E ACOSTA—
    Gli osservati speciali, Marc Marquez e Pedro Acosta chiudono con il sorriso. Lo spagnolo della Ducati Gresini è 5° dopo una gara condotta a ridosso delle posizioni del podio e un errore nel finale che gli fa perdere la posizione nel duello con Espargaro; il rookie della GasGas è 8°, quindi a punti (2) alla sua prima gara, seppure breve, in MotoGP: chi ben comincia...

    A PUNTI— Completano i piloti arrivati a punti, Enea Bastianini, 6° con la Ducati dopo delle qualifiche che facevano presagire un rendimento migliore; 7° Alex Marquez, con la seconda Ducati Gresini, e 9° Maverick Vinales, che coglie un punto, ma rimasto lontano come rendimento, da quello del suo compagno in Aprilia Espargaro.
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    Bagnaia, primo timbro: vince in Qatar con la Ducati davanti a Binder, 4° Marc Marquez

    A Losail l'iridato si impone dopo un grande avvio: precede la Ktm del sudafricano e Martin. L'otto volte iridato ai piedi del podio, poi Bastianini. Acosta è nono

    Massimo Brizzi
    Giornalista
    10 marzo 2024 - MILANO
    Il primo timbro sul passaporto per il Mondiale 2024 della MotoGP è di Pecco Bagnaia. Quello del campione. È l’iridato della Ducati a imporsi infatti in Qatar, nel GP iniziale della stagione, indirizzando la gara con una partenza eccellente che gli consente di dettare il ritmo per tutta la corsa in modo perentorio. Secondo Brad Binder, con una Ktm molto efficace e unico a cercare di insidiare Pecco nel finale, e terzo Jorge Martin, meno efficace della Sprint, ma comunque sul podio. Quarto Marc Marquez, dopo una gara solida, ma con evidenti limiti in rettilineo della sua Ducati Gresini GP23, e 5° Enea Bastianini. Il rookie Pedro Acosta chiude 9° dopo aver ben impressionato per due terzi di gara, salvo poi cedere alla distanza.

    PECCO LEADER VERO—
    Pecco è perentorio, conquista subito la vetta della corsa e impone il suo passo con un GP24 che mostra, soprattutto sul lungo rettilineo di 1 km di Losail, quanto sia cresciuta la belva di Borgo Panigale nella velocità. Si dichiarava tranquillo dopo la Sprint, chiusa al 4° posto, e in gara conferma tempra e caratura da campione: prestazione impeccabile, quella di Pecco. Leader vero. Il suo ritmo risulta imprendibile, sia per il comunque tonico e incisivo Binder, su una Ktm decisamente cresciuta, sia per Martin, meno esplosivo del sabato e mai in grado di dare l'assalto alla vetta. Una dimostrazione di forza così, alla prima gara, denota molto della statura di campione di Bagnaia.

    MARQUEZ E GLI ALTRI— Marc Marquez chiude 4°, dopo una corsa accorta e aver anche lottato con Pedro Acosta, il debuttante tanto conclamato e suo erede designato che gli mette anche le ruote davanti: l'otto volte iridato non delude, ma si vede che la sua GP23 paga un enorme dazio sul dritto nei confronti dei diretti rivali. Quinto Enea Bastianini, che precede Alex Marquez (Ducati Gresini) e Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46). In ombra l’Aprilia: partiva con altre ambizioni in una gara che nella seconda parte era incentrata sulla consumo delle gomme, il suo terreno, e invece non va oltre l'8° posto di Espargaro e il 10° di Maverick Vinales. In mezzo a loro, come detto, c'è Acosta, la stella promessa. Il rookie della GasGas parte con grinta, per due terzi di gara sgomita a ridosso del podio, si prende il lusso di passare Marc Marquez, ma poi accusa un evidente calo nella parte finale della gara. Inesperienza, forse. Il ragazzo si farà.

    IN AFFANNO— Fuori dalla top-10 Fabio Quartararo, scattato bene ma solo 11° con la Yamaha, davanti alla prima delle Honda, quella Lcr di Johann Zarco. Solo 2 punti per Marco Bezzecchi, 14° a 19.194 con la ducati VR46, mentre sono ancora più lontani Franco Morbidelli, 18° con la Ducati Pramac e Luca Marini, 20° a 42" con la Honda.

    LA GARA— Doppia mescola media per tutti e doppia procedura di partenza, perché al primo tentativo Raul Fernandez si blocca in griglia, gesticola e fa interrompere le operazioni: un giro in meno, 21 invece di 22, con lo spagnolo della Trackhouse che cambia moto a scatta in fondo al gruppo. Allo spegnimento dei semafori Martin è in testa alla prima curva, però Bagnaia lo passa subito, di forza, per andare al comando e dettare il passo. Binder è pimpante terzo, Marc Marquez è lì, quarto, con lo straordinario Acosta in scia ed Espargaro, partito male, a chiudere il gruppo dei primi nove. Al 10. giro Bagnaia ha 1” di margine su gruppo, con Acosta che si fa largo e alla prima curva del 12° giro passa Marquez. Possibile passaggio di consegne. Marc si riprende la posizione al 14. passaggio per un errore di Acosta, preludio di un suo calo nella parte finale della gara: forse troppa foga e un po’ di inesperienza nella gestione di una gara dal cruciale consumo delle gomme. Negli ultimi giri Pecco tiene a bada Binder, il gruppo si sgrana, Bastianini centra la top-5 e ci sono solo applausi per l'arrivo trionfale di Pecco.
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    Sprint Portimao: Bagnaia sbaglia, Vinales vince. Marquez 2°, primo podio con Ducati

    Pecco va lungo in curva 1 a cinque giri dalla fine mentre sta dominando la minigara in Portogallo e chiude quarto. Terzo Martin, sesto Bastianini, settimo Acosta

    Massimo Brizzi
    23 marzo 2024 - MILANO
    epa11238920 Maverick Vinales of Spain and Aprilia Racing in action during the qualifying session of the Motorcycling Grand Prix of Portugal, in Portimao, Portugal, 23 March 2024. The 2024 Motorcycling Grand Prix of Portugal is held on 24 March. EPA/JOSE SENA GOULAO
    Sabato di festa per Maverick Vinales e l'Aprilia. È infatti lo spagnolo di Noale a conquistare la Sprint Race del GP di Portogallo: sulla pista di Portimao si impone davanti a Marc Marquez, al primo podio con la Ducati del team Gresini, e Jorge Martin (Ducati Pramac). Corsa segnata dall'errore, a cinque giri dalla fine, di Pecco Bagnaia, arrivato lungo alla staccata di curva 1 quando aveva un secondo di margine sugli inseguitori: il campione del mondo in carica si trova così quarto, posizione poi difesa fino al traguardo dall'ex compagno Jack Miller con la Ktm.

    ACOSTA C'È—
    A completare la zona punti Enea Bastianini, sesto con la Ducati ufficiale e meno incisivo in gara per un problema con l'abbassatore dopo la straordinaria pole ottenuta in qualifica, a precedere Pedro Acosta, sempre protagonista con la GasGas Tech3, Aleix Espargaro con la seconda Aprilia e Fabio Quartararo, nono a regalare un punticino di speranza alla Yamaha. A terra Brad Binder, Fabio Di Giannantonio, Alex Rins e Johann Zarco. Marco Bezzecchi fa il gambero, 11° da 6° in griglia, Franco Morbidelli termina 16° sulla Ducati Pramac e Luca Marini è mestamente ultimo con la Honda con un gap di 2" al giro. Situazione tremenda.

    L'ERRORE E LA GIOIA— Corsa serrata, come tutte quelle del sabato, con un ritmo infernale fin dallo spegnimento dei semafori. L'avvio è nel segno di Miller, che però sbaglia al secondo giro lasciando strada libera all'arrembante Bagnaia. Sembra una gara in discesa la sua, visto che Vinales è a 1" e Marquez e Martin, più indietro, regalano scintille, ma arriva l'errore. Alla staccata della prima curva, all'inizio del 9. giro, Pecco sbaglia in frenata, la sua Ducati rimbalza, va largo, perde tre posizioni e non ne ha più per risalire. Vinales ringrazia e va a vincere con merito, resistendo a Martin con piglio e festeggiando dopo aver iniziato il week end debilitato da un'indisposizione intestinale.
    MARQUEZ DI FORZA— La piazza d'onore si decide nell'ultima tornata, quando Marquez restituisce a Martin il sorpasso subito dal pilota della Pramac al 6. giro (curva 12): Marc prende la mira, allunga la staccata, entra duro e riesce e tenere la corda alla frenata della curva 5 costringendo il connazionale a rialzare la moto. Nessun contatto fra i due: manovra dura, ma pulita, fra due fuoriclasse della guida al limite. Marquez raccoglie così un secondo posto notevole considerando l'ottava posizione in griglia e stappa per il suo primo podio, anche se per le statistiche non vale, con Borgo Panigale. Martin nella manovra cede due punti che lo portano a -2 da Bagnaia, sempre leader del Mondiale nonostante l'errore. Deja vù del 2023.

    VINALES A SEGNO— Per Vinales è la prima gioia con l'Aprilia: anche se per l'albo d'oro non conta per il completamento della tripletta di primo pilota a vincere in MotoGP con tre case differenti, è di certo una tacca che gli dà fiducia per iniziare a intagliare una stagione da protagonista. Massimo Rivola, a.d. racing di Aprilia non aspettava altro per iniziare l'inseguimento alla Ducati.
    M. Viñales, Aprilia
    M. Marquez, Ducati Gresini +1.039
    J. Martin, Ducati Pramac +1.122
    F. Bagnaia, Ducati +4.155
    J. Miller, KTM +4.329
    E. Bastianini, Ducati +4.384
    P. Acosta GasGas Tech3 +5.088
    A. Espargaro, Aprilia +6.161
    F. Quartararo, Yamaha +7.501
    R. Fernandez, Aprilia Trackhouse +8.484
    M. Bezzecchi, VR46 Ducati +9.529
    M. Oliveira, Aprilia Trackhouse +10.519
    A. Marquez, Ducati Gresini +11.458
    J. Mir, Honda +14.035
    A. Fernandez GasGas Tech3 +14.853
    F. Morbidelli, Pramac Ducati +16.049
    T. Nakagami, LCR Honda +16.398
    L. Marini, Honda +24.907
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    Portimao, Martin vince su Bastianini. Podio Acosta. Incidente Bagnaia-Marquez: out entrambi

    In Portogallo il pilota della Ducati Pramac domina dal via imponendosi sul riminese e sul rookie della GasGas ed è leader del Mondiale. A terra Pecco e Marc per un contatto al terzultimo giro. Problema Vinales: cade all'ultimo giro

    Massimo Brizzi
    24 marzo 2024 - MILANO
    Vittoria e sorpasso. Jorge Martin si impone nel GP di Portogallo con la sua Ducati Pramac e conquista anche la vetta del Mondiale. Scalzato Pecco Bagnaia, a terra in un incidente con Marc Marquez al terzultimo giro mentre erano in lotta per il 5° posto: classico contatto di gara, che sarà analizzato dai commissari, in cui è difficile attribuire colpe e responsabilità. Gran secondo Enea Bastianini sulla Ducati ufficiale, che precede la stella promessa Pedro Acosta: il rookie spagnolo della GasGas lotta e sorpassa, sia Marquez, sia Bagnaia, cogliendo un podio di grinta e classe.

    AMAREZZA APRILIA—
    Amarezza per l'Aprilia: un possibile secondo posto di Maverick Vinales sfuma nell'ultimo giro: sul rettilineo la sua moto ha un problema tecnico (cambio) e nella curva successiva, la prima, lo spagnolo va a terra. Beffarda conclusione di corsa dopo una grande prestazione. Ai piedi del podio le Ktm di Brad Binder, 4°, e Jack Miller, 5°, a precedere Marco Bezzecchi. Discreto 7° posto, soprattutto per il morale, per Fabio Quartararo (Yamaha), mentre degli altri italiani va a punti solo Fabio Di Giannantonio, decimo con la Ducati VR46. A terra nel primo giro Franco Morbidelli, ma classificato 18° alle spalle di Luca Marini. Nel Mondiale Martin ha 18 punti di vantaggio su Binder.

    LA CRONACA— In gara Martin detta il ritmo fin dalla prima curva, con Vinales incollato alla sua Ducati Pramac e le rosse ufficiali dietro. Enea tiene il passo della coppia di testa, mentre Pecco staziona in quarta posizione dopo aver duellato a inizio gara, prima con Marc Marquez, poi con il suo ‘erede’ Acosta. Il rookie spagnolo ha grinta da vendere: prima infilza Marquez, poi attacca Bagnaia. Al 12. passa ma va largo e l’italiano si salva. Ci riprova e al 21. giro prende lo scalpo del campione del mondo con una bella manovra alla curva 3. Più di un'investitura.
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    IL CONTATTO BAGNAIA-MARQUEZ — Davanti Martin deve tenere un ritmo infermale per conservare del margine, mai più di 1”, su Vinales e Bastianini e al terzultimo giro c'è il contatto Bagnaia-Marquez. Marc supera alla curva 5, ma va largo, Pecco si infila e va in collisione con la Ducati Gresini che sta chiudendo la traiettoria per fare la curva. Contatto inevitabile e duplice amarezza per un reciproco ritiro che impatta anche sulla classifica: Bagnaia precipita ora a -23 da Martin e Marquez a -33. Nel finale Martin stende il tappeto rosso, Vinales va k.o. per un problema al cambio e ci sono coriandoli per il podio di Bastianini e Acosta, già realtà del Mondiale 2024.
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    Vinales è una furia: pole ad Austin con l'Aprilia. 2° Acosta, poi Marquez. Bagnaia parte 4°

    Sulla pista texana lo spagnolo fissa il record precedendo il rookie della GasGas e l'otto volte iridato di Gresini. Le Ducati ufficiali in seconda fila, con Pecco davanti a Bastianini e Martin, scivolato due volte. Brad Binder lontano: scatta 17°

    Massimo Brizzi
    Giornalista
    13 aprile 2024 - MILANO
    Maverick Vinales fa sul serio. Lo spagnolo dell'Aprilia firma la pole del GP delle Americhe della MotoGP, stabilendo anche il record della pista di Austin. In Texas Vinales fissa il limite in 2:00.864, unico ascendere sotto il 2'01", ribadendo che la velocità mostrata a Portimao con la RS-GP non era un evento episodico. Alle sue spalle c'è il rookie terribile Pedro Acosta, secondo con la GasGas a 0.328 e sempre più temibile, e poi Marc Marquez, terzo a 0.402 con la Ducati Gresini e primo delle moto di Borgo Panigale. Le rosse ufficiali sono infatti in seconda fila: 4. Pecco Bagnaia a 0.488 davanti al compagno Enea Bastianini (+0.575) e al leader del Mondiale Jorge Martin che incappa in una qualifica difficile. Lo spagnolo della Ducati Pramac cade due volte: prima scivola alla curva 11, poi, senza nemmeno fermarsi ai box a far controllare la moto, va giù alla 20 per poi chiudere con il sesto tempo a 0.647.

    GLI ALTRI—
    A completare la top-10 ecco: 7. Aleix Espargaro (0.698) con la seconda Aprilia; 8. Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46 +0.803); 9. Franco Morbidelli (Ducati Pramac +0.873); 10. Marco Bezzecchi (Ducati VR46 +1.415), scivolato pure lui; 11. Jack Miller e 12. Alex Marquez.
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    Vinales domina la Sprint Race davanti a Marquez. Male Bagnaia, è solo 8°


    Lo spagnolo dell'Aprilia vola e precede il connazionale della Ducati Gresini e Martin, che allunga in vetta al Mondiale. Quarto Acosta, Bastianini 6°, Pecco indietro dopo una brutta partenza

    Massimo Brizzi
    13 aprile 2024 (modifica alle 23:07) - MILANO
    Il rodeo texano del sabato va a Maverick Vinales. È lo spagnolo dell'Aprilia a conquistare infatti la Sprint Race del GP delle Americhe di Austin dopo aver fatto centro anche nella pole. Sul traguardo del Circuit Of The Americas il Top Gun della casa di Noale precede Marc Marquez, buon secondo con la Ducati Gresini dopo aver sudato le proverbiali sette camicie contro Pedro Acosta, 4° con grinta sulla Gasgas. A chiudere podio c'è il leader del Mondiale, Jorge Martin, che in classifica allunga ancora: adesso lo spagnolo della Ducati Pramac è a +24 su Enea Bastianini, sesto con la prima delle Ducati del team ufficiale.


    BAGNAIA IN AFFANNO—
    Gara da dimenticare per Pecco Bagnaia: il campione del mondo parte male, con la sua Ducati che allo spegnimento dei semafori salta in griglia come un cavallo imbizzarrito, ed è costretto a una corsa con il fiatone nella pancia del gruppo. Decimo al primo passaggio, Pecco ha un paio di guizzi e chiude ottavo: davvero poco di fronte alle prestazioni palesate dai suoi rivali per il titolo.

    UNO IN FUGA, POI IL GRUPPO— Se Brad Binder termina lontano, solo 12° con la Ktm, Vinales, dominatore dalla prima curva, Marquez, positivo, ma senza il colpo in canna per puntare al successo e Martin, a podio per la quinta gara di fila (Sprint e GP) della stagione, sono apparsi a un piano superiore. Nel Mondiale Martin, come detto, ha ora 24 punti di margine su Bastianini, 25 su Binder, 28 su Bagnaia e 31 su Marquez: alle spalle dell'uomo in fuga il gruppo è compatto, ma il leader ha un gran passo.

    APRILIA INATTACCABILE— La gara rilancia le ambizioni della coppia Aprilia-Vinales: lo spagnolo replica la perentoria prestazione della Sprint di Portimao, facendo vedere ai suoi rivali solo la targa con una progressione davvero notevole. I duelli sono stati tutti alle sue spalle: Marquez respinge il veemente Acosta; Martin risale bene dal sesto posto in griglia; Bastianini non brilla, ma è buon secondo nel Mondiale; Espargaro recupera due posti rispetto alla griglia. Domani si replica sulla lunga distanza e questo Maverick può sognare il colpaccio.
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    MotoGP, il vero marziano è Vinales: vince dopo una rimonta folle. Marquez caduto, Bagnaia 5°

    Lo spagnolo dell'Aprilia da impazzire a Austin: parte male, va fuori pista, ma recupera e vince, diventando il primo della MotoGP a imporsi con tre case differenti. Secondo lo splendido Acosta, terzo Bastianini, a -21 da Martin nel Mondiale. Marc a terra quando era leader, Pecco in ombra

    Massimo Brizzi
    Giornalista
    14 aprile 2024 - MILANO
    L’ombra nera di Maverick Vinales plana sul Mondiale. Lo spagnolo dell’Aprilia, con un significativo adesivo di Batman sul casco, domina anche il GP della MotoGP di Austin, facendo bottino pieno dopo il successo nella Sprint con una perentorietà mai vista. È un’Aprilia che fa paura: la RS-GP di Noale consente infatti a Maverick di risalire dall’11° posto del 1. giro, dove era precipitato per una toccata alla prima curva, fino a un successo impressionante per la superiorità espressa. Vinales si impone quasi per distacco su Pedro Acosta, la cui personalità ormai non fa più notizia: il rookie della GasGas è gran secondo dopo una gara grintosa e senza alcun timore reverenziale nei duelli. A chiudere il podio Enea Bastianini, risalito in progressione con la Ducati ufficiale a centrare un terzo posto che gli consente di essere secondo nel Mondiale. In testa c’è sempre Jorge Martin, quarto, superato dal riminese della Ducati nel penultimo giro: lo spagnolo della Ducati Pramac ha ora 21 punti di margine su Enea, 24 su Vinales e 26 su Acosta. La lotta si fa interessante.

    AMAREZZE TEXANE—
    Texas amarissimo per Marc Marquez, caduto alla curva 11 dell’11° giro quando si era appena issato al comando della gara, e amarognolo pure per Pecco Bagnaia: il campione del mondo della Ducati è quinto, ma senza il passo per giocarsi il podio se non nelle prime fasi. Ora Pecco si ritrova a 30 punti dalla vetta e con quattro piloti davanti a sé: uno scenario che forse non si aspettava, anche se la gara, bella e vibrante nei primi giri, è stata lunga e logorante per tutti. Non è un caso, però, che ai primi due posti ci siano due piloti che hanno optato per la mescola media al posteriore, quella che ha pagato dei dividendi alla distanza.

    FENOMENO VINALES— Gara da fenomeno, quella di Vinales, che nelle rare giornate in cui trova la quadra perfetta del suo feeling con la moto acquisisce la percezione, confermata dai fatti, di poter essere imbattibile: il weekend di Austin lo proietta a pretendente per il titolo, ribadendo che gli squilli del Portogallo non erano acuti isolati. Con questo successo Maverick diventa anche il primo pilota della storia della MotoGP a imporsi con tre case differenti: nel suo caso sono Suzuki, Yamaha e Aprilia.

    GARA PALPITANTE— Il GP a tratti si è corso con il cuore in gola. Al via c'è lo scatto di Acosta, con Vinales che fa le spese peggiori delle sportellate della prima curva, finendo largo e costretto a risalire dal ventre del gruppo. Ci riesce ottimamente, coronando il suo inseguimento al 13. giro, quando passa con decisione il battagliero Acosta per raccogliere lo scettro del comando e non mollarlo più. La sua rimonta incastona una gara con tanti duelli e sorpassi, in cui Acosta, Martin e Marquez danno a lungo spettacolo, fino alla caduta dello spagnolo di Gresini, che toglie di scena un protagonista e una possibile minaccia per la rincorsa di Vinales. Marc incappa nel 'solito' eccesso di foga, ma nel suo 'giardino' di Austin p un errore che pesa il doppio. Il suo harakiri non oscura però la portata del successo di Vinales, la cui rimonta ha il sapore dell'impresa. A chiudere la top-10 ci sono, sesto Fabio Di Giannantonio, settima la seconda Aprilia, quella di Aleix Espargaro, ottavo Marco Bezzecchi, nono Brad Binder, che scattava 17° in griglia, e decimo Raul Fernandez. Tutti stremati. Tutti ad applaudire Batman-Vinales.

    MOTOGP, ORDINE DI ARRIVO DEL GP DI AUSTIN— L'ordine di arrivo del GP di Austin
    Viñales (Spa/Aprilia) in 41'09"503
    Acosta (Spa/GasGas) a 1"728
    Bastianini (Ita/Ducati) a 2"703
    Martin (Spa/Ducati) a 4"690
    Bagnaia (Ita/Ducati) a 7"392
    Di Giannantonio (Ita/Ducati) a 9"980
    A. Espargaro (Spa/Aprilia) a 12"208
    Bezzecchi (Ita/Ducati) a 13"343
    Binder (Saf/Ktm) a 14"931
    R. Fernandez (Spa/Aprilia) a 16"656
    Oliveira (Por/Aprilia) a 18"542
    Quartararo (Fra/Yamaha) a 22"899
    Miller (Aus/Ktm) a 24"011
    A. Fernandez (Spa/Ktm) a 27"652
    A. Marquez (Spa/Ducati) a 32"855
    Marini (Ita/Honda) a 33"529

    MOTOGP, CLASSIFICA MONDIALE— La situazione del Mondiale MotoGP dopo tre gare su ventuno:
    Martin (Spa/Ducati) 80 punti
    Bastianini (Ita/Ducati) 59
    Vinales (Spa/Aprilia) 56
    Acosta (Spa/GasGas) 54
    Bagnaia (Ita/Ducati) 50
    Binder (Saf/Ktm) 49
    A. Espargaro (Spa/Aprilia) 39
    M. Marquez (Spa/Ducati) 36
    Di Giannantonio (Ita/Ducati) 25
    Miller (Aus/Ktm) 22
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    Jerez, Sprint rocambolesca: vince Martin su Acosta. A terra Bagnaia e Marc Marquez

    Nella gara del sabato cadono in tanti, fra cui Pecco, i due spagnoli di Gresini, Vinales, Bezzecchi, Bastianini. Successo del pilota Pramac che allunga nel Mondiale. Podio per il 19enne rookie e Quartararo

    27 aprile 2024 - MILANO
    Tutti giù per terra. La Sprint Race di Jerez consacra Jorge Martin, che vince rafforzando la sua leadership nel Mondiale dopo una corsa ricca di colpi di scena. Fra il terzultimo e quartultimo giro cadono infatti Brad Binder, Alex Marquez, Enea Bastianini, Marco Bezzecchi, Maverick Vinales e Marc Marquez che si era appena issato in testa alla gara. Troppe cadute in simultanea per non far pensare a dei problemi in pista, innescati o da olio sull'asfalto o dalla infide chiazze di umido rimaste dopo la pioggia della mattinata.

    PREMIATI ACOSTA E QUARTARARO—
    La giostra di Jerez premia così Martin, che ha anche lui rischiato di cadere, ma ha capitalizzato al massimo la scivolata di Marquez: lo spagnolo di Gresini, settimo dopo essere ripartito, aveva un gran ritmo e può legittimare dei grossi rimpianti. Sul podio salgono così Pedro Acosta, ottimo secondo con la GasGas tech3 dopo la solita gara grintosa e ora primo rivale di Martin nel Mondiale a 29 punti di distacco, e Fabio Quartararo, autore di una straordinaria rimonta dal 23. posto della griglia con la Yamaha.

    BAGNAIA COLPITO— Amarezza per Pecco Bagnaia: l'iridato della Ducati al terzo giro viene abbattuto da Brad Binder, entrato molto aggressivo alla staccata della prima curva in un duello a tre comprendente anche Marco Bezzecchi: manovra ruspante, giudicata però dai commissari come 'incidente di gara'. Lì la corsa era agli albori, con Martin in testa, Marc Marquez a inseguire, e Alex Marquez, Binder, Bastianini e Acosta in lotta per il podio.

    LA SELEZIONE— Le cadute a grappoli fanno selezione e portano a galla la classe di Martin, Acosta e Quartararo, ma pure la tigna di Dani Pedrosa, quarto da wild card con la Ktm, e la saggezza di Franco Morbidelli, che porta a casa un 5° posto che può dargli morale. A punti anche: 6° Raul Fernandez, 7° Marc Marquez, 8° Augusto Fernandez e 9° Miguel Oliveira. Peccato per Johann Zarco, scivolato all'ultima curva con la Honda Lcr mentre era sesto.
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    Duello epico Bagnaia-Marquez: Pecco vince l'OK Corral. Caduto Martin, podio Bezzecchi

    Nel GP Spagna l'iridato della Ducati si impone dopo una sfida bellissima con lo spagnolo di Gresini e si porta secondo nel Mondiale, a -17 da Jorge, scivolato mentre era in testa. 4° Alex Marquez, 5° Bastianini

    Massimo Brizzi
    Giornalista
    28 aprile 2024 - MILANO
    Bentornato Pecco. Dopo due weekend anonimi Bagnaia ritrova lo smalto del campione del mondo e con la Ducati coglie a Jerez un successo strepitoso e dal valore doppio: piegato un ottimo Marc Marquez, secondo dopo una sfida palpitante all'O.K. Corral sulle pieghe del circuito andaluso, e classifica mondiale raddrizzata grazie alla caduta di Jorge Martin. Il leader del Mondiale scivola all'11° giro ricompattando una graduatoria iridata in cui ora ha solo 17 punti di vantaggio su Bagnaia. Podio per Marco Bezzecchi (Ducati VR46), davanti ad Alex Marquez (Ducati Gresini), entrambi alla loro migliore gara stagionale, ed Enea Bastianini, terzo nel Mondiale a 22 punti dalla vetta con la rossa ufficiale.

    PRESTAZIONE SUPERBA—
    Pecco a Jerez è una furia rossa: scatta in avvio, segue Martin, aspetta il suo errore, va a dettare il ritmo e nel finale rintuzza in ogni modo, anche con carenate dure, ma pulite, la risalita impetuosa di Marquez, che sulla Ducati GP23 Gresini dello scorso anno lo insidia in ogni modo. I due regalano uno show notevole negli ultimi giri, ma il piemontese di Borgo Panigale mostra piglio, velocità e freddezza per portare dalla sua parte la contesa. Costretto a sguainare la spada, Pecco non si è tirato indietro e l'averlo fatto contro uno spadaccino provetto come Marquez ingigantisce il valore della sua prestazione. Carenate in pista e abbracci in parco chiuso: show a tutto tondo dopo le scintille della caduta di Portimao. Pubblico e appassionati ringraziano: è una sfida destinata a ripetersi.

    OMBRA APRILIA— In una gara bellissima e intensa raccolgono poco l'Aprilia, nona con Maverick Vinales e con la gemella Trackhouse di Miguel Oliveira ottava, e Pedro Acosta: l'attesissimo rookie meraviglia dopo una toccata con Johann Zarco in avvio naviga a centro gruppo e chiude decimo. Nella top-10 anche Brad Binder, 6° con la Ktm, davanti a Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46).

    GARA SHOW, DUELLO RUSTICANO— La gara fa capire già in avvio il tasso di spettacolo e la forma di Bagnaia: Pecco al primo giro, prima inchioda una staccata da brividi all'esterno della curva 6, l'ex Dry Sack ora dedicata a Dani Pedrosa, per passare da quarto a secondo, poi alla 13, quella della spallata Rossi-Gibernau, infila anche Marquez per andare in testa. Un suo lungo proietta al comando Martin, che corre con Bagnaia incollato agli scarichi e all'11° giro fa harakiri, sdraiandosi per una chiusura dell'anteriore della sua Ducati Pramac. Siamo a metà gara e Bagnaia si trova leader, con Bezzecchi a 1" e Marquez terzo. È il momento in cui lo spagnolo di Gresini rompe gli indugi, passa Bez, recupera su Bagnaia e lo costringe al duello diretto. Il teatro è la parte di pista fra le curve 8 e 10, dove Marc prende le misure e piazza il sorpasso, ma trova la durissima replica di Pecco, che si riprende la posizione di forza, con una toccata 'di carattere'. Il giro successivo il bis, sempre nello stesso punto: Marc passa, ma Pecco replica con gran classe, si riprende la leadership per non mollarla più. Fino al traguardo. Capolavoro assoluto, senza dubbio uno degli instant classic della carriera di Bagnaia.

    MONDIALE ACCORCIATO— Il Mondiale esce ravvivato da questa sfida e ridisegnato. Il k.o. di Martin accorcia infatti la classifica, visto che alle spalle di Jorge, sempre leader, ci sono sei piloti in 33 punti: Bagnaia a -17, Bastianini -22, Acosta -23, Vinales -29, Marquez -32 e Binder -33. Osservando però la prestazione di Bagnaia, raggiante sul podio nel cui cerimoniale ci sono anche Carlos Sainz padre e figlio, e di una Ducati davvero rivitalizzata, si avrebbero pochi dubbi su chi puntare.
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    Grande Pecco, ma devi fare qualche punto anche nelle gare sprint altrimenti Martin vincerà facile il mondiale
     
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10 replies since 9/3/2024, 16:23   194 views
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