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Terzo disco della band feringia che propone un roccioso doom/death metal. L'album è una sorta di concept ispirato ad una storia vera: il naufragio di due baleniere nel 1915 dove sopravvisse un solo marinaio il quale, intervistato in seguito alla radio, disse la frase che da il titolo all'album: Men Guðs hond er sterk (Ma forte è la mano di Dio). Una curiosità in sede di produzione: la band ha scelto di registrare l’intero album dal vivo, in studio, senza ricorrere alle registrazioni multitraccia o a varie sovraincisioni. Disco perfetto per chi ama il sound dei primi Opeth.
VOTO: 8
Tracklist: 1. Ábær 05:49 2. Rikin 05:28 3. Marrusorg 06:14 4. Glæman 05:24 5. Í hamferð 04:53 6. Fendreygar 05:37 7. Hvølja 05:09 8. Men Guðs hond er sterk 05:03
Lineup: Remi Johannesen batteria Theodor Kapnas Chitarre Esmar Joensen Tastiere Jón Aldará Voce Jenus Í Trøðini Basso Eyðun í Geil Hvannastein Chitarre
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1 replies since 18/4/2024, 09:45 124 views
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