"AWAKE" dei DREAM THEATER

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    Dio non ha mai ordinato a nessuno di essere stupido

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    CITAZIONE (necronomicon @ 1/3/2023, 10:10) 
    Album che mi fa incazzare a mostro.
    Perché lo ascolti e ti chiedo che cazzo sia successo a questo gruppo. Non si rendono conto che negli ultimi vent'anni hanno rotto i coglioni con le loro suite da venti minuti? Sapevano scrivere canzoni della Madonna con una produzione perfetta, sia a livello di arrangiamenti che di registrazione.
    Boh. Si vede che avevano le loro cartucce da sparare ed ora basta e campano di rendita.
    Inspiegabile la loro involuzione.

    beh no, hanno fatto cose egregie anche dopo, ma io sono di parte :hihi: e ti posso però dare ragione sul fatto che questi sono i loro lavori migliori e più fruibili dalla massa
     
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    Forse non sarà iconico come Images and words ma questo Awake è la sintesi perfetta tra fruibilità commerciale e deriva progressive.
    Perché anche un ascoltatore casuale non può che rimanere ammaliato da brani come The silent man , mentre potrebbe rimanere un po' spiazzato da altri come Lie o The mirror già leggermente più impegnativi.
    Certo, non è prolisso come Change of season (che è stupenda per carità) e nessuno può levarmi dalla testa che i Dream Theater si siano creati una fan base con questi due album.
     
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    Che discone, ragazzi.
    Lo sto ascoltando in loop.
    Che suoni meravigliosi.
     
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    Tanta, tanta, tantissima roba.
    Meno diretto e fruibile di Images and words (credo che i paragoni vengano automatici) però ha dei brani pazzeschi, aiutati da una produzione ed arrangiamenti micidiali.
    Nulla da dire.
     
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    Questo è uno di quei dischi dove non c'è molto da dire.
    Si rischiano i soliti aggettivi superlativi eccetera che alla lunga da leggere risultano stucchevoli.
    Vabbè giusto la prima non mi fa impazzire ma non è certo una brutta canzone.
    Tutti perfetti e La Brie aveva ancora una voce pazzesca
     
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    Sì è vero. I dischi di merda son più divertenti da commentare
     
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    CITAZIONE (Emperor86 @ 28/6/2007, 18:04) 
    Idem per Images and words!
    Per metà dell'album si fanno le seghe con gli strumenti....

    Cazzo quanto ero talebano.
    E cazzo quanto ignoravo su quanto avrebbero fatto cagare in seguito (non che li abbia seguito con attenzione ma di tutti i singoli che hanno fatto uscire negli ultimi vent'anni non ne ricordo uno).
    Almeno in mezzo a tante masturbazioni con gli strumenti hanno scritto canzoni con un senso.
     
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    Vabbè è un discone dai, anche se suonano freddi ed ogni tanto almeno due minuti di assoli potrebbero tagliarli.
    Poi pensi a Octavarium e dici "no no va bene così"
     
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    a me non dispiace
     
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    Grandissimo disco.
    Cosa spaevano partorire un tempo!
     
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    Awake, terzo album dei Dream Theater, viene registrato e pubblicato nel 1994. Dopo l'enorme successo di Images and Words uscito nel '91, il pubblico si aspettava un lavoro simile a quest'ultimo. Ma, come succederà in diverse occasioni, il combo americano smentisce la folla pubblicando un disco molto diverso da Images 'n' Words.

    I cinque musicisti fanno ancora una volta un lavoro spendido sotto tutti i punti di vista, componendo melodie straordinarie e scrivendo testi non frivoli ma all'altezza del proprio nome. In tutto l'album si respira un'atmosfera molto lugubre e oscura rotta solo da pochi tratti di canzoni.Questa atmosfera viene creata magistralmente da un modo nuovo, rispetto all'album precedente, di cantare da parte di LaBrie e da ottimi componimenti melodici di Moore. Ovviamente Petrucci e Portnoy non demeritano, anzi danno prova della loro mostruosita; infine un ottimo Myung che fà sempre il suo dovere. Insomma un lavoro straordinario e perfettamente registrato e mixato ai livelli, a mio avviso, del mitico Images and Words e del bellissimo Metropolis pt.2.
    Le mie quattro:
    I mind Beside Itself
    Lie
    Lifting shadows off a Dream
    Space Dye Vest
     
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    Dio non ha mai ordinato a nessuno di essere stupido

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    Non ho molto da dire, se non che anche questo disco è un capolavoro.
    Meno diretto rispetto al precedente, con suoni anche più duri e molto più prog ma nonostante tutto privo di alcune derive eccessive che rischiano di annoiare chi non è abituato a certe sonorità.
    La Brie era ancora in palla, perché banalmente aveva ancora le corde vocali integre.
    Adoro questo album
     
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    bello ma devo riordinare le idee per non scrivere le solite cose
     
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    CITAZIONE (stefchoen @ 15/3/2023, 11:19) 
    La Brie era ancora in palla, perché banalmente aveva ancora le corde vocali integre.
    Adoro questo album

    Vero. All'epoca era un gran cantante
     
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    Un disco assolutamente meraviglioso.
    Lifting shadows off a Dream, The silent man e l'accoppiata Mirror/lie sono brani che nobiliterebbero intere discografie e qui li troviamo in un singolo album.
     
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