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Shagrath82.CITAZIONE
"Unplugged In New York" dei Nirvana
Questa gioventù priva di ideali, di pensieri e di serietà, ha tovato finalmente un senso: la musica. Si la musica... proprio quella... gli anni '90, poi un segno dentro chiunque gli abbia vissuti. Non ripeterò le solite frasi fatte, i giudizi d'intenditore, semplicemente dirò ciò che Kurt a significato per me e per gli anni '90.
Questa breve introduzione mi è servita per introdurvi l'album che per me ha significato qualcosa "Unplugged in New York", questo albun è stato publicato un anno dopo la morte di Cobain, nell'ottobre del 1994, fu registrato il 18 novembre del 1993 (durante la trasmissione MTV UNPLUGGED. Questo album ha il merito di mostrare una band in salute (al contrario di come si poteva pensare) anche al di fuori del loro habitat naturale.
È impossibile infatti rimanere indifferenti davanti alle versioni acustiche di alcuni brani divenuti famosi proprio per la loro fragorosa elettricità. Molti dovettero ricredersi anche i scettici che avevano affibbiato alla band grunge l'etichetta di gruppo modaiolo e passeggero. "Unplugged In New York" non voleva certo doveva essere una commemorazione, ma è quello che divenne. Doveva essere un'appendice del gruppo ma l'interpretazione di Cobain divenne un tributo celebrativo.
Dei quattordici brani di UNPLUGGED, otto facevano parte del repertorio dei Nirvana, furono aggiunte le cover di "Jesus Doesn't Want Me For A Sunbeam", "The Man Who Sold The World", "Plateau", "Oh Me" e "Like a Fire". Questo disco per me rappresenta di più i Nirvana e il sound che Cobain cercava negli ultimi tempi della sua vita.
Edited by Shagrath82 - 23/7/2023, 21:17.