L'isola dei tesori - Enrico Ruggeri

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    L'isola dei tesori è un album del 1999 di Enrico Ruggeri. Tale album è composto in prevalenza da brani scritti da Ruggeri per altri interpreti negli anni passati.

    Tracce

    Testi e musiche di Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone, eccetto dove indicato.

    Per amore dei tuoi occhi blu – 3:27 (Luca Ghielmetti ed Enrico Ruggeri)
    Anyway – 4:44 (Enrico Ruggeri)
    Sonnambulismo – 3:38
    I dubbi dell'amore – 5:15
    Anna e il freddo che ha – 4:35
    Il Natale dei ricordi – 2:32 (Enrico Ruggeri)
    Inevitabilmente (Lettere dal carcere) – 4:40
    Canta ancora per me (con Shel Shapiro) – 4:27
    Il giudizio universale – 3:22
    Padre Nostro – 3:41 (Mario Manzani ed Enrico Ruggeri)
    La curiosità – 3:50
    Il vitello dai piedi di balsa (con Elio di Elio e le Storie Tese e la partecipazione dell'architetto Mangoni) – 3:51 (Stefano Belisari e Sergio Conforti)
    L'Isola del tesoro – 5:07 (Enrico Ruggeri)
    La chanson de Mimie – 4:44 (Enrico Ruggeri)

    Note sui brani
    (2) (6) (13) brani inediti
    (1) incisa dal coautore Luca Ghielmetti
    (3) presentata dai Canton al Festival di Sanremo 1984
    (4) (7) incise da Fiorella Mannoia, rispettivamente negli album Canzoni per parlare e I treni a vapore
    (5) (8) incise da Gianni Morandi, rispettivamente negli album Le italiane sono belle e Uno su mille
    (9) incisa dal coautore Luigi Schiavone nel suo album Animale
    (10) presentata dagli O.R.O. al Festival di Sanremo 1997
    (11) incisa da Loredana Bertè nell'album Savoir faire
    (12) incisa da Elio e le Storie Tese nell'album Italyan rum casusu çikti, con la partecipazione dello stesso Ruggeri
    (14) versione in francese de La poesia, dall'album Domani è un altro giorno, pensata per il programma televisivo Scherzi a parte.

    Formazione
    Enrico Ruggeri – voce
    Luigi Schiavone – chitarra
    Pablo Vargas – fisarmonica ne Il giudizio universale
    Fortunato Saccà – basso
    Luigi Fiore – batteria
    Pino Di Pietro – tastiera
    Doriana Bellani – violino ne Il Natale dei ricordi
    Sergio Nicosia – fischio ne Il giudizio universale
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    Ruggeri lo rispettavo prima che si rincoglionisse con complotti e 5 stelle
    Ma è un disco vecchio quindi lo ascolterò
     
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    Cavoli, Enrico Ruggeri. Al netto del suo accento meneghino che mi sembra di sentire Il Pucci (brrr) che canta, ha dei testi meravigliosi (ok quasi sempre).
    Non avevo idea che avesse scritto così tante canzoni per altri artisti.
    Alcune gemme nascoste da rivalutare ci sono sicuramente
     
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    Di Ruggeri conosco giusto due o tre canzoni, quelle che conoscono anche i sassi tipo Mistero, Si può dare di più (nel senso, ci canta anche lui no?) e Quello che le donne non dicono della Mannoia.
    Quindi boh mettiamoci di buon animo e curiosità ad ascoltare il disco.
    La prima è un brano che dovrebbe essere un sano pezzo rock, ma cazzo la sua voce no, per Dio.
    La seconda già meglio, ma rovinata dal ritornello in inglese con la sua cadenza bauscia, però ha un testo meno banale.
    Simpatica Sonnambulismo, mentre con i Dubbi dell'amore si sente che è stata scritta per la Mannoia.
    Anna è il freddo che ha è una delle mie preferite, dove il nostro cantautore dimostra di saper dipingere quadretti intimi con al centro protagoniste femminili.
    Il Natale dei ricordi mi è piaciuta un sacco, a tratti commovente che ti fa vivere l'atmosfera natalizia e dei ricordi infantili.
    Inevitabilmente ha un tema tragico a dispetto della musichetta alelgra ma è piacevole.
    Canta ancora con me con Shapiro mi ha fatto sorridere per l'accento micidiale di Shel. Per il resto è la classica canzone a tema "la musica e lo show raccontato dai cantautori".
    Il Giudizio universale è un brano country che però non mi ha convinto.
    Padre Nostro è un bel pezzo rock con chitarre distorte come poche se ne sentono e sentivano nel mondo del cantautorato. Musicalmente uno dei pezzi migliori.
    La curiosità mi irrita e mi spinge a premere inesorabilmente il tasto skip.
    Il vitello bla bla è carina a livello musicale. Poi che cosa ci trovino a livello di testi negli Elio e storie tese tutti quanti me lo devono spiegare. A me sembra roba nonsense e mi fanno abbastanza cagare.
    L'isola del tesoro è un altro inedito che non mi ha lasciato nulla a parte un simpatico ritornello. Come il brano francese in chiusura che scorre senza lasciarmi nulla.
    In poche parole qualcosa di bello c'è e Ruggeri è un paroliere di razza ma non mi viene voglia di approfondire la sua discografia.
     
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    CITAZIONE (-Lilith- @ 2/2/2024, 16:20) 
    quelle che conoscono anche i sassi tipo Mistero, Si può dare di più (nel senso, ci canta anche lui no?)

     
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    Classico disco raccolta, assimilabile ad un disco di cover al contrario visto che sono canzoni che Ruggeri ha scritto per altri artisti, e come stile è molto eterogeneo e privo di un gran filo conduttore a parte il fatto di essere canzoni scritte per altri e reinterpretate per la prima volta da Enrico Ruggeri.
    Diciamo che più che le musiche sono i testi a dover essere analizzati.
    Le mie 4:
    - Sonnambulismo
    - Anna e il freddo che ha
    - Inevitabilmente
    - Padre Nostro
     
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    Boh, sinceramente mi ha fatto due palle così.
    Scusate ma no.
     
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    Riascoltato.
    Piacevole, con alcune canzoni carine altre meno come è ovvio che sia quando si tratta di un'operazione di questo genere.
    A livello di testi è un grande sottovalutato tra i cantautori, categoria eterogena dove rientrano pure Fiasco Rossi e Mengoni, pensate voi.
    In ogni caso un disco da abbinare a La giostra della memoria, sempre suo.
     
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    Disco simpatico, per molti versi tipico da cantautore dove quando prova a fare il rockettaro lo fa in maniera soft, per non spaventare i boomer o le casalinghe 😄.
    Meglio i testi che le musiche ma la sua voce proprio la trovo poco piacevole
     
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    CITAZIONE (-Lilith- @ 2/2/2024, 16:20) 
    Di Ruggeri conosco giusto due o tre canzoni, quelle che conoscono anche i sassi tipo Mistero, Si può dare di più (nel senso, ci canta anche lui no?) e Quello che le donne non dicono della Mannoia.
    Quindi boh mettiamoci di buon animo e curiosità ad ascoltare il disco.
    La prima è un brano che dovrebbe essere un sano pezzo rock, ma cazzo la sua voce no, per Dio.
    La seconda già meglio, ma rovinata dal ritornello in inglese con la sua cadenza bauscia, però ha un testo meno banale.
    Simpatica Sonnambulismo, mentre con i Dubbi dell'amore si sente che è stata scritta per la Mannoia.
    Anna è il freddo che ha è una delle mie preferite, dove il nostro cantautore dimostra di saper dipingere quadretti intimi con al centro protagoniste femminili.
    Il Natale dei ricordi mi è piaciuta un sacco, a tratti commovente che ti fa vivere l'atmosfera natalizia e dei ricordi infantili.
    Inevitabilmente ha un tema tragico a dispetto della musichetta alelgra ma è piacevole.
    Canta ancora con me con Shapiro mi ha fatto sorridere per l'accento micidiale di Shel. Per il resto è la classica canzone a tema "la musica e lo show raccontato dai cantautori".
    Il Giudizio universale è un brano country che però non mi ha convinto.
    Padre Nostro è un bel pezzo rock con chitarre distorte come poche se ne sentono e sentivano nel mondo del cantautorato. Musicalmente uno dei pezzi migliori.
    La curiosità mi irrita e mi spinge a premere inesorabilmente il tasto skip.
    Il vitello bla bla è carina a livello musicale. Poi che cosa ci trovino a livello di testi negli Elio e storie tese tutti quanti me lo devono spiegare. A me sembra roba nonsense e mi fanno abbastanza cagare.
    L'isola del tesoro è un altro inedito che non mi ha lasciato nulla a parte un simpatico ritornello. Come il brano francese in chiusura che scorre senza lasciarmi nulla.
    In poche parole qualcosa di bello c'è e Ruggeri è un paroliere di razza ma non mi viene voglia di approfondire la sua discografia.

    concordo su quasi tutto, soprattutto sul mistero di Elio e le storie tese :hihi:
    In ogni caso non mi è dispiaciuta la proposta.
    P.s. chissà se ora la Mannoia canterà le sue canzoni visto che sono state scritte da un maschio bianco cis ed etero :lol:
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    Pur amando molto la musica italiana e i cantautori questo disco non l'avevo mai ascoltato.
    Bello, vario e con molte canzoni a tratti profonde e toccanti.
    Il personaggio Ruggeri è quello che è (in più è interista) però boh, non m'interessa.
     
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    Madonna che due coglioni di disco.
     
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    CITAZIONE (metalcunt @ 3/2/2024, 07:49)
    Boh, sinceramente mi ha fatto due palle così.
    Scusate ma no.

    CITAZIONE (emperor1986 @ 9/2/2024, 14:14)
    Madonna che due coglioni di disco.

    :(
     
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