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Uno dei side project più folli, veri e sentiti della storia del rock e del metal.
Sì perché per molti Dave Grohl è il cantante dei commercialissimi Foo Fighters, e ok tutti sanno, o si spera, che è stato il batterista dei Nirvana. Bene il nostro è anche un metallaro convinto, ed ha voluto omaggiare i suoi mentori con questo album dove vari ospiti collaborano con lui.
Line up ricchissima ed eterogena che dimostra come il nostro avesse gusti belli spessi: Venom, Motorhead, Sepultura e Napalm Death tra le altre cose.
Purtroppo saltò la collaborazione con Tom Araya causa problemi di calendario e il compianto Chuck Schuldiner, morto prima che potessero iniziare le registrazioni.
Insomma stilisticamente molto variegato è un omaggio al nostro genere preferito: dall'heavy classico al thrash passando per un certo hardcore fino allo stoner o groove metal (per questo lo metto in questa sezione).
Da ascoltare a volume maleducato, il vecchio Lemmy sarebbe fiero di voi.
VOTO: 8.5
Tracce
Centuries of Sin (con Cronos dei Venom) – 4:10
Red War (con Max Cavalera dei Sepultura e dei Soulfly) – 3:30
Shake Your Blood (con Lemmy dei Motörhead) – 3:00
Access Babylon (con Mike Dean dei Corrosion of Conformity) – 1:24
Silent Spring (con Kurt Brecht dei Dirty Rotten Imbeciles) – 3:28
Ice Cold Man (con Lee Dorrian dei Cathedral e dei Napalm Death, e Kim Thayil dei Soundgarden) – 5:53
The Emerald Law (con Wino dei Saint Vitus e dei The Obsessed) – 5:33
Big Sky (con Tom G. Warrior dei Celtic Frost) – 4:51
Dictatosaurus (con Snake dei Voivod) – 3:52
My Tortured Soul (con Eric Wagner dei Trouble) – 5:00
Sweet Dreams (con King Diamond dei King Diamond e dei Mercyful Fate, e Kim Thayil dei Soundgarden; include la traccia fantasma I Am the Warlock, con Jack Black dei Tenacious D)
Formazione
Dave Grohl - batteria
Kim Thayil - chitarra
Cronos - voce, basso
Max Cavalera - voce, chitarra
Lemmy Kilmister - voce, basso
Mike Dean - voce, basso
Kurt Brecht - voce
Lee Dorrian - voce
Wino - voce, chitarra
Tom G. Warrior - voce, chitarra
Snake (Denis Bélanger dei Voivod) - voce
Eric Wagner - voce
King Diamond - voce
Jack Black - voce
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come sarebbe a dire che son passati già vent'anni?
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Cazzo cosa hai riesumato.
Ci starebbe bene come proposta d'ascolto
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CITAZIONE (goldenbas @ 1/3/2024, 16:54) come sarebbe a dire che son passati già vent'anni?
son queste cose che ti fanno incazzare
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Grandissimo disco... io apprezzai in particolare la traccia con Lemmy Kilminter, mentre altre mi piacquero decisamente meno
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CITAZIONE (goldenbas @ 1/3/2024, 16:54) come sarebbe a dire che son passati già vent'anni?
Minchia veramente
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ok dato idea per il nuovo ascolto settimanale
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Disco interessantissimo.
Quando uscì non lo cagai manco per sbaglio, pensando "chissà che merda che deve essere un progetto parallelo di Grohl. Insomma, già mi facevano cagare i Nirvana, percepivo i Foo Fighters come la costola dei Nirvana e i Probot come il terzo livello dei Norvana.
E onvece se Grohl decide di non fare musica per MTV o Virgin Radio dimsotra di essere un ottimo musicista e compositiore e soprattutto di avere avuto dei bei gusti musicali con band o artisti storici decenti che lo hanno influenzato.
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Un disco che si apre con Cronos dietro al microfono non può che essere un grande album.
Incredibilmente sottovalutato, soprattutto se si pensa che
A) i fans dei Foo Fighters non l'abbiano comprato in massa
B) la qualità è elevatissima nonostante ci sia il leader dei Foo Fighters dietro al progetto 
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Beh, direi che la mia recensione dice già tutto
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Disco meraviglioso, che dimostra come Dave Grohl ami la musica dura e che per campare debba tirar fuori dischettini del cazzo dei Foo Fighters.
Quando ascoltai il disco e lessi l'elenco degli ospiti rimasi basito.
Tanta roba gente, tantissima roba.
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Un disco discontinuo, anche perché vengono proposti molti generi. Ci sono vette altissime come Shake your blood o il duetto con King Diamond o Cronos e robaccia come l'ospitata di Max Cavalera che sembra una cover di Chaos A.D.
Però è un disco onesto e soprattutto dove si sente che il nostro Dave si diverte a suonare la batteria e ad incontrare alcuni suoi miti
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Non conoscevo questo disco.
Non male, qualche pezzo è entrato fisso nella mia playlist.
In definitiva un omaggio alla sua formazione musicale senza scadere nel classico disco di cover, e già di questo dovremmo essergli grati 
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31 replies since 28/2/2024, 15:16 1170 views
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