[SCHEDA] Dream Theater

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    Paese: Stati Uniti d'America
    Genere: Progressive Metal, Heavy metal
    Periodo di attività: 1985- in attività
    Sito web: dreamtheater.net

    Formazione:

    James LaBrie – voce (1991–presente)
    John Petrucci – chitarra, cori (1985–presente)
    John Myung – basso (1985–presente)
    Jordan Rudess – tastiera, continuum, lap steel guitar (1999–presente)
    Mike Mangini – batteria, percussioni (2011–presente)

    Ex-componenti:

    Chris Collins – voce (1986)
    Charlie Dominici – voce (1987–1990)
    Kevin Moore – tastiera (1986–1994)
    Derek Sherinian – tastiera (1995–1999)
    Mike Portnoy – batteria, percussioni, voce d'accompagnamento (1985–2010)

    Il primo nucleo storico dei futuri Dream Theater sorse nel 1985 nel Berklee College of Music di Boston, con la fondazione del progetto Majesty, a cui presero parte il chitarrista John Petrucci e l'amico bassista John Myung, assieme al batterista Michael Portnoy, tutti studenti dell'istituto. Successivamente furono inseriti nel gruppo anche il tastierista Kevin Moore e il cantante Chris Collins, i quali completarono di fatto la prima formazione del progetto.
    La denominazione del progetto fu scelta in seguito ad un commento di Portnoy sulla traccia Bastille Day dei Rush, definita dal batterista maestosa, traducibile in lingua inglese proprio con il termine "majestic".
    Fin dagli esordi, il gruppo presentò forti influenze derivative dal sound di Rush, Genesis, Yes e Queensryche. Numerosi furono i concerti che il gruppo tenne a Long Beach (New York), presentando in scaletta molte cover, alcuni pezzi propri (successivamente resi disponibili nel bootleg ufficiale del 2003 The Majesty Demos 1985-1986) e assoli dei singoli componenti.
    Il cambio di nome della band si rese necessario nel 1988, poco prima dell'incisione del primo album, per problemi di copyright: esisteva infatti già un gruppo di genere jazz chiamato Majesty. Fu così che il gruppo, su suggerimento del padre di Portnoy, cambiò nome in Dream Theater, il nome di un cinema di Monterey, in California.
    Sempre nel 1988, Charlie Dominici entrò a far parte del gruppo come cantante, sostituendo Collins, e con lui il gruppo registrò l'anno successivo l'album d'esordio When Dream and Day Unite, per l'etichetta Mechanic Records, con cui la band aveva firmato un contratto il 23 giugno 1988.
    Il disco presentò ancora forti ispirazioni all'opera di gruppi come Rush e Queensrÿche, entrambi noti per aver tentato di unire in un unico pacchetto sonoro elementi hard rock, heavy metal e progressive. Rispetto a questi esempi, tuttavia, i Dream Theater lavorarono su un rafforzamento delle sonorità, che appaiono di maggiore potenza e maggiormente intrise di arrangiamenti sinfonici e melodie dai richiami classicheggianti.
    Tra i brani dell'album d'esordio, riscossero successo in particolare A Fortune in Lies, The Ytse Jam e Only a Matter of Time, poi divenute cavalli di battaglia delle esibizioni live del gruppo.
    Dopo alcuni concerti a sostegno di When Dream and Day Unite, che videro la band esibirsi anche in Rhode Island e a New York, il gruppo decise di licenziare Charlie Dominici dal ruolo di cantante e frontman. Dopo quasi due anni di ricerche, a ricoprire il posto vacante fu ingaggiato nel marzo del 1991 il cantante canadese James LaBrie, fino a quel momento impegnato con una band glam metal canadese chiamata Winter Rose.
    Poco prima di pubblicare il secondo album, i Dream Theater cambiarono etichetta, abbandonando la Mechanic Records in favore dell'Atlantic Records. Nel 1991 i Dream Theater incisero Images and Words, poi pubblicato nel 1992. Questo album è tutt'oggi considerato uno dei primi esempi di progressive metal in senso compiuto, nonché uno dei dischi heavy metal più rappresentativi degli anni novanta.
    Lo stile di Images and Words presentò una rilettura in chiave metal del rock progressivo. Il riferimento fu soprattutto al progressive classico degli anni settanta (Yes, King Crimson, Pink Floyd), ma vi furono punti di contatto evidenti anche con esperienze successive (dai Rush al neoprogressive di gruppi come Marillion o IQ).
    Da notare che nella canzone Take the Time fu inserita dalla band una frase in italiano, recitante:
    « Ora che ho perso la vista, ci vedo di più! »
    (citazione del film Nuovo Cinema Paradiso)

    Questa citazione fu estratta dal film Nuovo Cinema Paradiso, nel quale a pronunciarla è il personaggio di Alfredo, un ex-proiezionista accecato dalla luce del proiettore mentre la pellicola stava andando a fuoco.
    Nel 1993 fu pubblicato il primo album dal vivo del gruppo, intitolato Live at the Marquee e registrato nell'omonimo locale londinese. Il disco può essere in realtà visto come un EP con soli 6 pezzi, tra cui compaiono anche brani tratti dalla prima pubblicazione del gruppo When Dream and Day Unite e re-interpretati da James LaBrie.
    L'anno successivo i Dream Theater pubblicarono il loro terzo album, Awake. Rispetto al lavoro precedente, l'album presentò tinte più forti, dure e oscure, mantenendo però invariata l'influenza progressive. Forse ancora più che nei precedenti lavori, con Awake emerge il virtuosismo tecnico come uno dei tratti distintivi dello stile del gruppo.
    Awake fu inizialmente accolto in modo tiepido dal pubblico e dalla critica, che non vi ritrovò molti degli elementi che avevano decretato il successo di Images and Words; a posteriori, molti sostengono invece che si tratti di un punto fondamentale della carriera della band e una prova della loro capacità di innovazione.
    La pubblicazione di Awake coincise con la dipartita dalla band di Kevin Moore, a causa di incomprensioni musicali con gli altri membri della band. A sostituire il tastierista fu chiamato Derek Sherinian.
    Nel 1995 la band pubblicò l'EP A Change of Seasons, dove le partiture di tastiera dell'omonima traccia d'apertura, una suite di 23 minuti a cui il gruppo aveva iniziato a lavorare nel 1989, furono l'ultima eredità compositiva di Moore. Infatti Sherinian le mantenne, salvo piccole modifiche, tali.
    L'EP incluse anche alcune cover di gruppi celebri hard rock quali Deep Purple e Led Zeppelin, rock quali i Queen, e infine progressive quali i Pink Floyd e i Genesis. Questi brani furono registrati dal vivo nel gennaio del 1995 in un concerto al Ronnie Scott's Jazz Club.
    Nel 1997 i Dream Theater registrarono e pubblicarono un nuovo album, Falling into Infinity. Il disco fu dai critici ritenuto più lontano dai canoni del progressive metal a cui la storia e loro stessi avevano contribuito a creare.
    La casa produttrice negò al gruppo la richiesta di una realizzazione per questo disco di un doppio CD, non essendo più interessata a produrre un ulteriore disco dei Dream Theater dato che Awake non aveva bissato, almeno in termini di vendite, il successo di Images and Words. Fu così che molti dei pezzi scritti per l'album dovettero aspettare diversi anni per vedere la luce, pubblicati sotto forma di disco regalo esclusivo al fanclub del gruppo.
    Pochi mesi prima dell'uscita del disco, i Dream Theater realizzarono un tour in cui presentarono in anteprima alcuni brani di Falling into Infinity. Nello speciale contenuto del DVD Score: 20th Anniversary World Tour, Mike Portnoy affermò che lo stesso tour fu ideato dal gruppo per mostrare ai loro produttori che c'erano ancora molti fans disposti a supportarli. Si dice che fu proprio grazie a questa serie di concerti che il disco fu pubblicato, anche se ciò costò molti sacrifici alla band, che proprio per i numerosi compromessi a cui era arrivata aveva rischiato un inevitabile scioglimento. Brani come You Not Me e Burning My Soul vennero registrati in versioni diverse da come erano stati concepiti originariamente, a causa delle pressioni ricevute proprio dalla casa discografica. In particolare il secondo brano conteneva una sezione strumentale, la quale fu poi riciclata dal gruppo, divenendo il brano Hell's Kitchen.
    Questo album, visto come contraltare di Awake, fu comunque ben considerato dalla critica, ma non riscosse grandi responsi da parte dei fan, specie da quelli più integralisti che videro in esso un'eccessiva fuoriuscita da parte del gruppo dalle proprie attitudini e sonorità musicali.
    Nel 1998 uscì anche il doppio live Once in a LIVEtime, il quale non ottenne ne buone vendite ne apprezzamenti della critica, forse a causa della scarsa produzione, portata avanti da Kevin Shirley.
    Dopo un anno dedicato ai numerosi progetti personali dei singoli componenti, tra cui i Liquid Tension Experiment di John Petrucci e Mike Portnoy, i Dream Theater ritornarono con un concept album dal titolo Metropolis Pt. 2: Scenes from a Memory, che vide alle tastiere un nuovo elemento, Jordan Rudess, partecipante anch'egli al progetto Liquid Tension Experiment e subentrato a Derek Sherinian subito dopo il tour del 1998.
    In realtà l'elemento scelto per rimpiazzare Kevin Moore dopo la sua uscita del 1994 doveva essere proprio Jordan Rudess ma, a causa di alcuni progetti personali, Rudess declinò l'offerta ed il gruppo dovette ripiegare sulla collaborazione di Derek Sherinian.
    La storia narrata nel disco ebbe come filo conduttore una vicenda di amore finita in tragedia nella New York degli anni venti e il racconto è presentato, come già il titolo suggerisce, come prosieguo della suite Metropolis, Pt. 1: The Miracle and the Sleeper contenuta in Images and Words. Anche musicalmente parlando il gruppo attinge a piene mani dalle sonorità di quell'album, seppur con un approccio musicale fatto di sonorità più moderne.
    Poco dopo l'uscita dell'album, il gruppo pubblicò un triplo album dal vivo intitolato Live Scenes from New York e registrato il 30 agosto del 2000 a New York durante l'ultima data del tour di supporto per Scenes from a Memory. Il live riprende nel primo disco fedelmente la scaletta di Scenes from a Memory, inscenando praticamente uno spettacolo con tanto di coro gospel, narratore e riproduzione di diversi filmati raffiguranti le vicende narrate che accompagnano le canzoni. Gli altri due cd sono invece dedicati al resto della discografia della band, con una spartizione eguale dei brani fra i diversi album, anche se When Dream and Day Unite non è stato tenuto in considerazione. Compare inoltre una inedita Caught in a New Millennium, canzone medley che unisce Caught in a Web di Awake e New Millennium di Falling into Infinity.
    Inizialmente la copertina di questo triplo live raffigurava le Torri Gemelle, avvolte dalle fiamme del sacro cuore, simbolo del gruppo. Una sfortunata coincidenza volle che la data d'uscita del triplo live fosse proprio l'11 settembre 2001 e, per rispetto ai caduti della strage del World Trade Center, l'album verrà ritirato e successivamente ristampato con una nuova copertina. La copertina originale è ancora visibile nella versione in VHS, uscita nel maggio 2001.
    Dopo un'attesa di tre anni, nel 2002 i Dream Theater ritornarono con un nuovo disco, dal titolo Six Degrees of Inner Turbulence, un doppio album contenente nel secondo disco il brano omonimo, suite di 42 minuti che alterna parti più melodiche e leggere con accelerazioni influenzate dal thrash metal, oltre a intermezzi progressive rock di stampo settantiano ed ispirate aperture symphonic rock. Nel primo disco è invece presente il brano The Glass Prison, una suite di 13 minuti dedicata a Bill W., fondatore degli Alcolisti Anonimi, oltre a canzoni più progressive ma sempre dominate da uno stile atipico per il gruppo, sicuramente più duro di quello rivelato nei precedenti lavori.
    Questo disco si rivelò un buon successo e si piazzò fin dalla sua uscita nelle posizioni di vertice delle classifiche Billboard. A seguito di questa pubblicazione, la band poté partire per un tour mondiale, denominato World Tourbulence 2002 tour.
    Il successivo album fu pubblicato nel 2003 e denominato Train of Thought. Il disco sembrò ribadire la svolta della formazione verso un approccio più "duro" al progressive rispetto alle loro opere precedenti. Il risultato fu un album dai toni molto oscuri che cercò in parte di ricalcare le orme di Awake.
    Tuttavia, anche tra i fans più accaniti del gruppo vi furono perplessità, legate al fatto che questo disco non vide melodie di particolare rilievo, a causa anche di una produzione dove le tastiere furono soffocate dalla chitarra di un Petrucci che sembrò aver preferito un approccio più virtuosistico che melodico, specie all'interno dei suoi assoli. Inoltre le canzoni, in media molto lunghe, sembrarono basarsi troppo su sezioni strumentali che si rifacevano, anche in modo troppo esplicito, a gruppi come Metallica o Megadeth.
    Il 28 aprile 2004, durante il tour mondiale di questo album, il gruppo fece tappa al celebre Budokan di Tokyo. Dal concerto, della durata di quasi 3 ore, nascerà l'ennesimo live della loro carriera, denominato Live at Budokan e commercializzato a fine 2004 sia sotto forma di triplo CD che sotto forma di doppio DVD.
    Il 7 giugno 2005 fu pubblicato Octavarium, disco che presentò un ritorno alla melodia e sonorità più soft rispetto al precedente lavoro. La title track è un'imponente suite di 24 minuti, che in più punti (sia nelle musiche che nei testi) richiama alla memoria i gruppi storici del progressive rock degli anni settanta, quali Pink Floyd, Genesis, Alan Parsons Project ed Emerson Lake and Palmer.
    Il 1º aprile 2006 i Dream Theater conclusero il tour a supporto di Octavarium con un concerto al Radio City Music Hall di New York, che fu registrato e pubblicato a settembre sotto il nome di Score: 20th Anniversary World Tour. In quest'opera si vollero celebrare i vent'anni di carriera del gruppo, includendo anche alcuni brani notevolmente lunghi e raramente proposti durante i concerti, come ad esempio Six Degrees of Inner Turbulence e Octavarium (rispettivamente della durata di 42 e 24 minuti). La scaletta vide l'esecuzione di una canzone per ogni album della discografia, partendo da The Majesty Demos fino ad arrivare Octavarium, con l'eccezione dell'album Falling into Infinity, rimpiazzato daRaise the Knife, brano escluso dalle lavorazioni di Falling into Inifnity. La seconda parte del concerto ha visto la partecipazione dell'orchestra denominata The Octavarium Orchestra, diretta e arrangiata da Jamshied Sharifi.
    Il 4 giugno 2007 uscì il nono lavoro dei Dream Theater, Systematic Chaos. In un'intervista a "I Love Rock n'Roll", Mike Portnoy affermò che l'album fu composto, registrato e mixato in 5 mesi, tra il settembre 2006 e il febbraio 2007. Inoltre, l'album è stato prodotto prima di firmare il contratto con la nuova etichetta, la Roadrunner Records, che ha ricevuto l'anteprima di Systematic Chaos per valutare un probabile contratto discografico. Il disco ha poi esordito alla posizione numero 19 della classifica Billboard, la migliore piazza d'esordio per il gruppo.
    Il terzo brano di Systematic Chaos, intitolato Constant Motion, è stato estratto come singolo, di cui è stato realizzato il primo videoclip del gruppo dopo quasi dieci anni dal precedente. Infatti era dal 1998 che i Dream Theater non ricorrevano a questo tipo di promozione, più precisamente da quando fu realizzato il video di Hollow Years. Già allora si era andati contro le volontà del gruppo, che aveva affermato di non voler più realizzare videoclip.
    Nello stesso anno fu inoltre pubblicato un libro ufficiale del gruppo, dal titolo Lifting Shadows, riassunto dei primi 20 anni di carriera della band.
    Il "Chaos in Motion World Tour" 2007/2008 ebbe inizio in Italia, il 3 giugno, in occasione del Gods of Metal. La band eseguì per intero il disco Images and Words, per celebrarne i 15 anni dalla sua uscita. Lo stesso show fu poi riproposto solo in poche altre città. L'"European Fall Tour" (parte europea del "Chaos in Motion World Tour") li vide poi suonare in Italia per 5 date, a Bologna, Roma, Andria, Milano e Padova, accompagnati dai Symphony X, con cui avevano già condiviso il palco del Gods of Metal pochi mesi prima.
    Il 26 gennaio 2008 uscì il videoclip di Forsaken, secondo singolo estratto da Systematic Chaos.
    Il 23 settembre 2008 fu pubblicato il nuovo DVD live dei Dream Theater chiamato Chaos in Motion 2007-2008, contenente immagini tratte da diversi show del loro "Chaos in Motion tour", durato un anno e un giorno, per 115 show, 105 città toccate, 35 paesi, 5 continenti.
    Il 1º aprile 2008 fu pubblicata la prima raccolta ufficiale dei Dream Theater, intitolata Greatest Hit (...and 21 Other Pretty Cool Songs). L'album fu diviso in due CD, intitolati Dark Side e Light Side e comprendenti alcune edit version o remix di brani già pubblicati, insieme a brani mai apparsi ufficialmente.
    Nel 2008 i Dream Theater partirono per un tour denominato "Progressive Nation Tour 2008", iniziato il 2 maggio 2008 e svoltosi nel Nord America. Al loro fianco suonarono gli Opeth, i Between the Buried and Me e 3. Il tour vide i Dream Theater visitare città precedentemente mai toccate, come ad esempio Vancouver, o città in cui non suonavano da molti anni.
    Il 23 giugno 2009 fu pubblicato il decimo album dei Dream Theater, intitolato Black Clouds & Silver Linings. Il primo singolo estratto dal disco fu A Rite of Passage, per il quale la band girò anche un video. Immediatamente partirono per un tour europeo promozionale, che li vide anche come co-headliner al Gods of Metal del 2009.
    Nell'inverno dello stesso anno realizzarono una nuova edizione del Progressive Nation, insieme a Unexpect, Bigelf e Opeth. Le riprese effettuate durante questo tour verranno utilizzate per realizzare il videoclip del brano Wither, secondo singolo estratto dal disco.
    All'inizio del 2010 la band tornò in studio per registrare Raw Dog, brano strumentale presente nell'EP God of War: Blood & Metal, relativo all'edizione speciale del videogioco God of War, per poi imbarcarsi in un tour sudamericano, nel quale suonò per la prima volta in Perù. Nell'estate dello stesso anno, la band accompagnò gli Iron Maiden in un tour nordamericano, che li portò a suonare al Madison Square Garden per la prima volta nella loro carriera.
    L'8 settembre 2010 il batterista Mike Portnoy, attraverso il suo sito ufficiale, annunciò la sua uscita dal gruppo dopo 25 anni.
    Dopo lo sgomento iniziale e alcune dichiarazioni contrastanti tra Portnoy e il resto del gruppo, i componenti del gruppo affermarono che avrebbero proseguito la propria attività. Il 3 gennaio, John Petrucci, attraverso la sua pagina di Facebook, dichiarò che la band sarebbe tornata in studio per iniziare a lavorare sui nuovi brani.
    Mentre la band continuava a mantenere segreto il nome del nuovo batterista, su Internet iniziavano a circolare numerose voci sul presunto sostituto di Mike Portnoy, tuttavia nessuna di queste voci fu accompagnata da dichiarazioni ufficiali. La voce più diffusa era quella che si trattasse di Marco Minnemann, ma il 14 gennaio 2011, il sito Blabbermouth smentì tale ipotesi.
    Il 18 aprile il gruppo rese disponibile attraverso la propria pagina di Facebook il trailer delle audizioni tenute da sette noti batteristi: Mike Mangini, Virgil Donati, Marco Minnemann, Thomas Lang, Derek Roddy, Aquiles Priester e Peter Wildoer; dopo tre episodi delle audizioni, raggruppati in un documentario intitolato Dream Theater 2011 - The Spirit Carries On, i Dream Theater annunciarono come nuovo batterista Mike Mangini.
    Il 24 maggio la band ha reso noto di aver concluso la fase di registrazione del nuovo disco, mixato dall'ingegnere del suono Andy Wallace. Il disco, intitolato A Dramatic Turn of Events, è stato pubblicato il 13 settembre 2011.
    L'album è stato anticipato dalla pubblicazione del brano On the Backs of Angels, che già dal 28 giugno era liberamente ascoltabile sul canale YouTube della Roadrunner Records. Nelle settimane successive, sono state diffuse brevi anteprime, della durata di un minuto ciascuna, relative ad altri brani del disco. Il giorno successivo l'uscita del disco, è stato pubblicato il videoclip di On the Backs of Angels.
    Il 4 luglio 2011 è partito all'Ippodromo delle Capannelle di Roma l'A Dramatic Tour of Events, il quale si è concluso il 19 e il 20 agosto 2012 al Luna Park di Buenos Aires. Questi due concerti sono stati filmati e pubblicati nel film Dream Theater: Live at Luna Park, da cui è stato estratto il relativo DVD, la cui pubblicazione è prevista per il 4 novembre 2013.
    Il 24 aprile 2012 la band ha comunicato tramite la loro pagina Facebook di aver iniziato a lavorare per il prossimo album mentre erano in tour a Osaka, Giappone, pochi giorni prima. Tuttavia, la band dopo la fine del tour mondiale conclusosi in Sud America si è presa qualche mese di pausa, ed ha ufficialmente iniziato le registrazioni nel gennaio 2013.
    Il 6 giugno 2013 il gruppo ha annunciato il titolo del dodicesimo album in studio, dal titolo omonimo, e la data di pubblicazione, fissata al 24 settembre dello stesso anno. Il tour a supporto del nuovo disco, chiamato Along for the Ride, partirà a gennaio 2014. Il 5 agosto è stato pubblicato il singolo The Enemy Inside, trasmesso in anteprima attraverso il sito della rivista USA Today.

    Discografia:

    1989 – When Dream and Day Unite
    1992 – Images and Words
    1993 - Live at the Marquee (Live)
    1994 – Awake
    1995 - A Change of Seasons (EP)
    1997 – Falling into Infinity
    1998 - Once in a LIVEtime (Live)
    1999 – Metropolis Pt. 2: Scenes from a Memory
    2001 - Live Scenes from New York (Live)
    2002 – Six Degrees of Inner Turbulence
    2003 – Train of Thought
    2004 - Live at Budokan (live)
    2005 – Octavarium
    2006 - Score: 20th Anniversary World Tour (Live)
    2007 – Systematic Chaos
    2008 - Forsaken EP (EP)
    2008 - Greatest Hit (...and 21 Other Pretty Cool Songs) (Best Of)
    2009 - Wither (EP)
    2009 – Black Clouds & Silver Linings
    2011 – A Dramatic Turn of Events
    2013 – Dream Theater
    2016 – The Astonishing
    2019 - Distance over time

    Edited by Shagrath82 - 7/7/2019, 11:53
     
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  2. Blackvampires1986
     
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    I primi dischi sono sicuramente dei capolavori. Diciamo fino a Metropoli, e A change of season mette i brividi.
    Ultimamente però sono molto decaduti
     
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    secondo me con Octavarium si sono ripresi un po'.
     
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    CITAZIONE (Blackvampires1986 @ 1/10/2013, 14:42) 
    I primi dischi sono sicuramente dei capolavori. Diciamo fino a Metropoli, e A change of season mette i brividi.
    Ultimamente però sono molto decaduti

    Diciamo che ultimamente hanno rotto i coglioni coi loro quadrupli cambi di tempo, canzoni e suite lunghe 20 minuti e mille pastrocchi nella stessa canzone.
     
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    Ecco a voi la prima scaletta eseguita dai Dream Theater al Coliseum de Porto, a Porto (Portogallo).

    Act I
    - False Awakening Suite
    - The Enemy Inside
    - The Shattered Fortress
    - On the Backs of Angels
    - The Looking Glass
    - Trial of Tears
    - Enigma Machine
    - Along for the Ride
    - Breaking All Illusions
    Act II
    - The Mirror
    - Lie
    - Lifting Shadows Off a Dream
    - Scarred
    - Space-Dye Vest
    - Illumination Theory
    Encore:
    -Overture 1928
    -Strange Déjà Vu
    -The Dance of Eternity
    -Finally Free

    Vi ricordiamo che i Dream Theater si esibiranno per 4 date imperdibili anche in Italia:

    20 gennaio @ Mediolanum Forum – Milano
    21 gennaio @ Obihall – Firenze
    22 gennaio @ Palalottomatica – Roma
    23 gennaio @ Teatro Geox – Padova
     
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    John Petrucci: "Abbiamo il pubblico più riconoscente"


    John Petrucci, chitarrista e leader dei Dream Theater, è stato recentemente intervistato da EMP Rock Invasion. Parlando dello zoccolo duro dei fan del combo statunitense, Petrucci ha detto: «Molte persone hanno detto che la propria musica attrae per lo più ascoltatori intelligenti (“cerebral”), cosa che è giusta. Per me il nostro pubblico è sorprendente, perché siamo sul palco e stiamo suonando la musica di cui siamo davvero appassionati e in cui riversiamo tantissimo lavoro, e cerchiamo di fare una grande performance e tutto il resto, e l’ultima cosa che desideri è qualcuno nel pubblico, cui non importa niente dello show. Tutto il nostro pubblico è attento a cosa stiamo facendo, nota ogni cosa, vive l’intero show, la musica, gli effetti visivi, le luci. A mio avviso è l’audience più riconoscente che potremmo avere. Perciò lo adoro.»

    Il tastierista Jordan Rudess, da poco intervistato da GetYourRockOut al Sonisphere festival di quest’anno in Inghilterra, ha rivelato, altresì, che il gruppo non ha ancora iniziato seriamente a pensare al prossimo studio album. Ha, comunque, sostenuto che i Dream Theater non hanno intenzione di diventare un nostalgia act.

    Per comprendere lo stato di grazia del gruppo, basti ricordare che il self-titled del 2013 (uscito il 24 settembre per Roadrunner) ha venduto circa 34.000 copie negli States nella prima settimana dall’uscita, debuttando al n° 7 della The Billboard 200 chart.
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    10 BEST DREAM THEATER SONGS

    Dream-Theater-131

    Dream Theater have come a long way since forming at the Berklee College of Music in Boston back in 1985. The progressive metal giants have released 12 studio albums, one EP and a bevy of live CDs and DVDs that show off the band’s diverse sound and true virtuosity. They are primarily known for their epic and cinematic songs that boast heavy riffs, long musical interludes, extended guitar and keyboard solos, key and time signature shifts and a variety of influences including classical and jazz, which are on display throughout their catalog. The band also shows its softer side with some ballads featuring just piano and vocals and others with the full band that give insight into the full spectrum of Dream Theater’s unique sound.
    It goes without saying that choosing the 10 Best Dream Theater songs is no easy task, with some excellent tracks missing the cut, but we did our best to spread the wealth in choosing a variety of songs for different reasons. Here are our choices for the 10 Best Dream Theater Songs:

    10 'Take the Time'
    From: 'Images and Words' (1992)


    'Take the Time’ is one of the most quintessential Dream Theater songs. It is as close as the band can get to a pop sound with its anthemic and memorable chorus, but conversely features the band stretching out with an amazingly intense, somewhat playful and jazzy instrumental middle section. The song also shows off James LaBrie’s powerhouse vocals and a beautiful keyboard solo from Kevin Moore, as well as a sweet double lead featuring Moore and guitarist John Petrucci. The song concludes with a brilliant fist-pumping reprise that reminds us, “You can find all you need in your mind / If you take the time.”